ERMANNO GORRIERI: GRANDE ARTIGIANO DEL SOCIALE
Ermanno Gorrieri, fu comandante partigiano, uno dei padri fondatori della Cisl, fine intellettuale , uomo politico e delle Istituzioni, divenuto famoso per la sua instancabile battaglia per l�uguaglianza sociale e la solidale gratuit�, che lo port� anche ad essere cooperatore del mondo contadino.
Quel filo rosso chiamato giustizia
Nasce a Magreta (Modena) il 26 novembre 1920. Il padre coltivatore diretto, la madre maestra, sposato, aveva cinque figli. Nel 1928 si trasferisce a Modena, dove ha abitato fino alla morte.
Gorrieri � particolarmente attivo anche nel mondo cattolico. Nel 1935 entra nell�Associazione studenti medi di Azione Cattolica (�Paradisino�) della quale � Presidente dal 1937 al 1942. Si iscrive e partecipa all�attivit� della FUCI. E� delegato diocesano studenti della Giac (Giovent� italiana di Azione Cattolica).
Si riveleranno tutte ottime scuole e palestre di formazione al rigore morale, educando a vivere intensi e duraturi rapporti amicali e di gruppo e sviluppano le attitudini organizzative. Queste caratteristiche favoriranno in seguito la partecipazione non individuale ed episodica alla Resistenza e all�impegno politico.
Protagonista della Resistenza partigiana cattolica, nel maggio del �44, guida in montagna il primo nucleo partigiano democristiano. Il battaglione che si � sviluppato dal nucleo iniziale, di cui � comandante col nome di battaglia �Claudio�, partecipa ad operazioni varie, prima e dopo la conquista di Montefiorino, e, alla fine dei 45 giorni della Repubblica, al pi� lungo ed impegnativo combattimento dei partigiani modenesi.
Dal Maggio �45 � segretario provinciale della Dc modenese. Dopo il luglio 1948, � tra i promotori dei Sindacati liberi e dell�Unione provinciale della Libera Cgil e , successivamente, della nascita della Cisl, di cui ricopre l�incarico di segretario dell�Unione provinciale della Cisl di Modena.
Laureatosi in Giurisprudenza nel 1950, sceglie l�impegno diretto in politico e viene eletto deputato per la Dc (1958-1963). Preferisce in seguito dedicarsi agli studi di economia, alle varie attivit� culturali ed alle ricerche in ambito sociale. Queste ultime si concentreranno in particolare sulle storture e disuguaglianze della societ� italiana. Tra i libri pi� importanti in merito ricordiamo La giungla retributiva (1972), un testo che fece scuola e La giungla dei bilanci familiari (1979).
Gorrieri ricopre anche importanti incarichi istituzionali. Nel corso degli anni �80, nell’ordine, � Presidente della Commissione nazionale per i problemi della famiglia (Ministero del Lavoro), membro della Commissione d�indagine sulla povert� (Presidenza del Consiglio dei ministri), presidente della Commissione per l�analisi dell�impatto sociale dei provvedimenti normativi (Presidenza del Consiglio dei ministri).
Nel 1987 ricopre la carica di ministro del Lavoro nel governo Fanfani.
Nel 1993 d� vita, assieme a Pierre Carniti, al movimento politico dei Cristiano-sociali di cui diviene portavoce e presidente. Nonostante i problemi di salute, prosegue ad approfondire il tema principale dei suoi studi: lo stato sociale. Collabora anche con i principali giornali e riviste nazionali producendo articoli e dando interviste sugli argomenti di cui sopra. Partecipa anche a diverse trasmissioni televisive e radiofoniche. L�8 marzo 1999 l�Universit� di Trento gli attribuisce la laurea honoris causa in sociologia a riconoscimento della sua lunga carriera. Nell�occasione tiene un� apprezzatissima lectio brevis sul tema �Uguaglianza: una parola in disuso�. Il giorno 14 dicembre 2000 il presidente della Repubblica Ciampi gli conferisce la nomina a Cavaliere di Gran Croce per i meriti acquisiti nel campo politico e sociale.
Le ultime sue fatiche editoriali sono: Parti uguali fra disuguali (2002), quasi un compendio delle sue idee sulla povert�, sulla disuguaglianza e sulle politiche redistributive nell�Italia di oggi, e Ritorno a Montefiorino (2005), ove compie un�accurata rivisitazione de La repubblica di Montefiorino (scritto nel 1966).
Muore a Modena il 29 dicembre 2004.
I suoi tre grandi presidi
Ripercorrere l�operosa vita di Gorrieri significa misurarsi con una coscienza libera e tracciare contemporaneamente alcuni momenti salienti della storia italiana del Novecento. Tre sono i �luoghi� che Gorrieri presidia nel corso del sua lunga storia personale e pubblica: la lotta appassionata e militante contro la dittatura negli anni della Resistenza (come testimonia la breve ma intensa esperienza, da lui stesso narrata, della Repubblica di Montefiorino); la convinta partecipazione, all�interno delle pi� vivaci correnti della sinistra DC e cristiano -sociale al grande progetto di rinnovamento della politica e della societ� italiana; la lunga fatica, come sindacalista e studioso, per concorrere alla promozione in Italia di una pi� reale eguaglianza e di una pi� piena giustizia sociale a servizio delle componenti pi� deboli della societ�
Tipico il suo “marchio di fabbrica”, che lo portava a trattare le problematiche sociali con il rigore dello studioso, ma anche con la mai sopita anima sindacale. Per questo non si stancava mai di elaborare proposte e sollecitare interventi sulle questioni del lavoro, della famiglia, della natalit�, del contrasto della povert� e della indigenza. Con un metodo, oggi quasi dimenticato, che lo collocava sempre su posizioni non estreme, per scoraggiare lo scontro ideologico sui grandi principi e favorire il dialogo e la convergenza politica sulle scelte concrete.
Uomo di “frontiera” mai pentito, ha criticato spesso ed aspramente la stessa della sinistra, a cui non ha perdonato di aver abbandonato progressivamente la battaglia contro le disuguaglianze.
Il potere di �scuotimento�
In un significativo ricordo che la CISL ha dedicato al suo �patriarca� nel centenario della nascita, Franco Bentivogli nota che Gorrieri ha continuato a esercitare quello che Mounier chiamava �il potere di scuotimento�, tipico dei grandi maestri, degli educatori, come richiamo forte di protesta, testimonianza ed impegno nel sociale. E cita al riguardo il discorso che Gorrieri tenne a conclusione dell�Assemblea Organizzativa Cisl a Novara (Ottobre 1964):
�Ai lavoratori, alle classi popolari � affidato questo grande compito di realizzare quella nuova societ�, quella societ� in cui la libert� non sia soltanto un fatto vuoto, ma sia la sostanza cui tutti partecipano in misura veramente uguale; � quindi vostro compito di realizzare questa nuova societ�, pi� libera, pi� giusta, che � stata l�obiettivo e la speranza del movimento di liberazione�.
Per Gorrieri proprio dallo spirito della Resistenza nasce una profonda “aspirazione”, che non deve mai essere acquietata. Per lui il post-fascismo vive solo se si basa e continuer� a poggiarsi su tre pilastri: “Libert�, tolleranza, solidariet�”.
Da questa “fonte” e solo da questa pu� scaturire una societ� nuova “diversa dal passato, non solo sul piano del regime politico, ma anche della strutturazione sociale ed economica. Una societ� nuova non concessa dalle classi dirigenti come con la guerra 15-18, ma una societ� conquistata attraverso la lotta e la partecipazione diretta delle classi popolari�.
Franco Banchi