Il mondo del lavoro: tra campanilismo e mobilità sociale
Uno degli elementi degno di considerazione è che, negli anni 1861-1940 solo un terzo degli emigranti decise di fermarsi definitivamente all’estero. Si trattò di un esodo di popolazione agraria, prevalentemente analfabeta, ma i contadini, agricoltori e braccianti, non furono i soli ad essere coinvolti: artigiani, muratori e operai li accompagnarono. Tra i motivi dell’esodo vi furono la crisi agraria di fine Ottocento e l’aggravarsi delle imposte nelle campagne meridionali dopo l’unificazione del paese, e non per ultimo il declino dei vecchi mestieri artigiani e delle industrie domestiche. Nel Sud Italia la condizione contadina era aggravata dalla presenza di piccole proprietà insufficienti per il mantenimento e dal latifondismo.