Intervento su manodopera clandestina
EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, svolgerò alcune considerazioni per illustrare l’emendamento 10.503.
Riteniamo che, con riferimento al vasto quadro di irregolarità presenti nel Paese soprattutto nel settore lavorativo, sia necessario contrastare le gravi situazioni esistenti nei rapporti di lavoro e reprimere l’esercizio abusivo d’impresa. Si tratta di un fenomeno particolarmente diffuso in varie comunità, ad esempio in quelle cinesi, dove, spesso, attraverso il sistema dei laboratori abusivi, si fa leva sullo sfruttamento dei minori e sulla presenza clandestina di manodopera.
Tali misure di repressione dovrebbero colpire anche le imprese committenti qualora sia accertato il loro consapevole coinvolgimento negli episodi di illegalità e di sfruttamento.
Occorre contemperare le esigenze di ordine pubblico e di convivenza civile con i fabbisogni di manodopera espressi dalle aziende, avendo l’obiettivo di garantire in modo trasparente ed efficace il raccordo tra domanda ed offerta.
Rivolgiamo pertanto un invito al sottosegretario Mantovano affinché esprima parere favorevole su questo emendamento, con il quale intendiamo perseguire in modo specifico la fattispecie del reato di sfruttamento della manodopera clandestina.
Riteniamo che vadano perseguiti con maggiore asprezza coloro che ricorrono all’impiego di detta manodopera, sia nell’esercizio di attività di impresa anche in forma abusiva, totale o parziale, sia nello svolgimento di un’attività economica con fini di lucro, seppure sommersa.
La misura che noi proponiamo risulta pienamente coerente con l’obiettivo primario di contrastare ogni forma di abusivismo imprenditoriale e di lavoro nero, che, oltre a costituire motivo di grave turbativa della concorrenza, risulta sicuramente lesiva della dignità della persona e dei diritti che stanno alla base della convivenza civile. (Applausi dal Gruppo UDC:CCD-CDU-DE. Congratulazioni).