Interpellanza su Unione Nazionale Cooperative Italiane

Interpellanza su Unione Nazionale Cooperative Italiane

PRESIDENTE. Segue l’interpellanza 2-00097 sull’Unione nazionale cooperative italiane.

Ha facoltà di parlare il senatore Eufemi per illustrare tale interpellanza.

EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, lo strumento ispettivo, presentato insieme al collega Borea, è motivato dal fatto che l’UNCI (Unione nazionale cooperative italiane), centrale cooperativa con circa 6.000 affiliate, che per volume di fatturato rappresenta una realtà importante del movimento cooperativistico, versa da alcuni mesi in una grave crisi statutaria determinata da conflitti istituzionali all’interno dei principali organi collegiali centrali.

Tale situazione si è nel tempo ulteriormente deteriorata, con una paralisi delle attività interne della centrale cooperativa, anche in presenza dei ripetuti rifiuti da parte della Presidenza di mettere i libri sociali a disposizione del collegio sindacale e di completare gli organi statutari, in particolare il collegio di presidenza, a seguito della scomparsa del vice presidente onorevole D’Andrea.

Queste allarmanti prevaricazioni, unite all’adozione di illegittime procedure, hanno determinato un commissariamento senza il prescritto consenso del comitato esecutivo. Tale commissariamento ha altresì provocato la revoca di undici consiglieri e la loro sostituzione per surroga, spesso con persone non appartenenti all’UNCI o addirittura con persone escluse per indegnità.

Quindi, con la nostra interpellanza abbiamo voluto sollecitare il Dicastero competente al ripristino della legalità degli organi elettivi centrali dell’UNCI, dal momento che si è in presenza di una situazione fortemente lesa dai fatti che ho appena ricordato.

Pertanto, i nostri quesiti riguardano il rispetto delle regole democratiche dell’associazione, il funzionamento della democrazia interna e la vigilanza posta in essere, se la situazione è stata modificata rispetto alla presentazione dello strumento di sindacato ispettivo, se si sia normalizzata o se persistono ancora motivi di preoccupazione rispetto a quanto abbiamo esposto.

PRESIDENTE. Il rappresentante del Governo ha facoltà di rispondere all’interpellanza testè svolta.

GALATI, sottosegretario di Stato per le attività produttive. Signor Presidente, nell’interpellanza in questione, presentata dai senatori Eufemi e Borea, si chiede di conoscere quali interventi il Ministero delle attività produttive intenda adottare per risolvere l’asserita crisi determinata da conflitti istituzionali tra i principali organi collegiali centrali dell’UNCI.

Al riguardo, si fa presente che l’Unione nazionale cooperative italiane è una delle associazioni private di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo competenti, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato n. 1507 del 1947, ad esercitare la vigilanza sugli enti cooperativi ad esse associati, previo riconoscimento ministeriale previsto dall’articolo 5 del citato decreto.

La vigilanza su tali associazioni esercitata dal Ministero delle attività produttive ha come fine esclusivo quello di garantire la permanenza, in capo alle stesse, dei requisiti di efficienza necessari per garantirne l’idoneità all’assolvimento delle funzioni di controllo nei confronti delle cooperative associate, nonché quello di verificare il rispetto delle disposizioni contenute nella normativa sopra richiamata.

Per quanto concerne la situazione evidenziata nell’interpellanza in questione, si fa presente che le presunte irregolarità gestionali interne che l’hanno determinata non sembrano portare disfunzioni all’efficienza operativa dell’associazione. Soltanto nel caso in cui una tale disfunzione operativa emergesse, l’Amministrazione vigilante potrà attivarsi per l’adozione di provvedimenti di competenza. Resta, in ogni caso, ferma la competenza dell’autorità giudiziaria finalizzata alla verifica di irregolarità di diversa natura.

EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, sono parzialmente soddisfatto della risposta fornita dal sottosegretario Galati, che ringrazio per la presenza, in quanto ritengo che l’aspetto della democrazia interna e il rispetto delle regole democratiche siano il primo valore da perseguire.

Ritengo, pertanto, che l’azione di controllo debba essere in qualche modo più forte, soprattutto per evitare ogni genere di abuso su organismi associativi che devono offrire il massimo delle garanzie e che, in sostanza, devono costituire una “casa di vetro” a tutela e difesa del movimento cooperativistico e degli associati.

Il rinvio all’autorità giudiziaria dovrebbe rappresentare l’ultimo rimedio; prima ancora vi deve essere un’azione di sorveglianza e di verifica da parte degli uffici competenti proprio per l’importanza che questi movimenti rivestono per la crescita del mondo cooperativo, della società e dell’economia del Paese.

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