Interrogazione su caserma CC di Chieri
Ai Ministri dell’interno e delle infrastrutture e dei trasporti.
Premesso che:
in data 28 giugno 1984, il Comando della compagnia dei carabinieri di Chieri, richiamando una precedente comunicazione del 21 novembre 1983, rappresentava al sindaco la necessità di risolvere l’annoso problema dell’inadeguatezza dello stabile di proprietà comunale adibito a sede della compagnia e stazione di Chieri; in particolare, il Comando metteva in evidenza le sottoelencate carenze:
uffici insufficienti come numero ed alcuni di essi ridotti a veri e propri box; casellario angusto, non più adattabile alle attuali esigenze di istituto; camerate sovraffollate; autorimessa insufficiente al parcheggio degli automezzi in dotazione; cortile inadeguato alle prescritte istruzioni all’aperto; alloggio del comandante adibito a camerate per i celibi; tetto del caseggiato non idoneo per l’installazione di nuove antenne della centrale operativa; assenza di una sala d’attesa per il pubblico; impossibilità a coprire l’organico a causa della precarietà delle strutture;
la giunta municipale di Chieri, con deliberazione n. 1190 in data 13 settembre 1984, individuava l’area di localizzazione della nuova caserma del Comando compagnia, stazione e nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Chieri, ratificata dal Consiglio comunale, con deliberazione n. 104 dell’8 marzo 1985;
in data 14 febbraio 1985 la giunta municipale, con deliberazione n. 277, affidava l’incarico di progettazione e direzione lavori, la decisione veniva ratificata dal Consiglio comunale con deliberazione n. 347 del 17 settembre 1985; in data 21 febbraio 1985 l’assessore competente richiedeva al Ministero dei lavori pubblici l’inserimento della caserma dei carabinieri di Chieri nel programma 1985 di cui alla legge n. 16 del 6 febbraio 1985; con deliberazione n. 1157 del 9 luglio 1985, la giunta municipale di Chieri destinava la somma di lire 161.000.000 per l’acquisizione dell’area e spese tecniche relative alla costruzione della nuova caserma dei carabinieri, ratificata dal Consiglio comunale con deliberazione n. 465 del 18 settembre 1985; in data 9 luglio 1985 la giunta municipale, con deliberazione n. 1158, approvava il progetto preliminare della nuova caserma del Comando dei carabinieri, stazione e nucleo operativo e radiomobile, così come redatto dagli architetti Massimo Malfa e Silvio Ferrero; il Ministro dei lavori pubblici, con decreto n. 2411 del 9 settembre 1985, approvava ai sensi e per gli effetti della legge 6 febbraio 1985, n. 16, il programma quinquennale di costruzione di nuove sedi di servizio per l’Arma dei carabinieri nonché degli acquisti e delle ristrutturazioni, ampliamenti e completamenti di quelle già esistenti, secondo l’elenco trasmesso dal Comando generale; nella quota biennio 1987/88 2ª priorità figurava al n. 9 la caserma dei carabinieri di Chieri (Torino); in data 13 settembre 1985 il Servizio opere pubbliche e difesa del suolo della regione Piemonte restituiva il progetto preliminare senza parere, in quanto non necessario ai sensi dell’articolo 18 della legge regionale 21 marzo 1984, n. 18; in data 15 novembre 1985 il Provveditorato regionale opere pubbliche esprimeva il parere favorevole in ordine all’idoneità dell’area;
il Ministero dei lavori pubblici individuava la società Edilpro concessionaria per tutti gli interventi previsti dalla legge n. 16 del 1985 e, quindi, anche della caserma dei carabinieri di Chieri; la società Edilpro, al fine di recuperare la progettazione dell’opera anticipata dal comune di Chieri, affidava la rivisitazione del progetto e la direzione lavori ai progettisti nominati dal comune di Chieri, architetti Ferrero e Malfa; i lavori di realizzazione venivano affidati dopo procedura di appalto e proseguiti fino alla realizzazione di tutte le opere strutturali e murarie.
Gli stessi venivano sospesi nel 1996 e nello stesso anno veniva approvata una perizia di variante per il riappalto degli stessi; alla data odierna i lavori non sono stati ripresi a seguito di lungaggini burocratiche e le opere realizzate hanno subito deterioramenti che andranno a gravare sui costi futuri; le motivazioni originarie che giustificarono la previsione di inserimento della caserma di Chieri nel programma di finanziamento, si sono ulteriormente aggravate, data anche la complessità delle funzioni attribuite ai Carabinieri,
si chiede di sapere quali motivazioni impediscano la ripresa dei lavori e quali iniziative urgenti si intenda assumere per la completa realizzazione di un’opera indispensabile, rendendo funzionalmente operativa la Compagnia e la stazione dei carabinieri della città di Chieri.