Interrogazione a risposta scritta su Acquedotto del Monferrato
Al Ministro della giustizia e al Ministro delle infrastrutture e trasporti, per sapere, premesso che:-
il Consorzio dei Comuni per l’Acquedotto del Monferrato è stato costituito con R.D.L. 28 agosto 1930 n. 1345, convertito nella legge 6 gennaio 1931 n. 80, attualmente è composto da 101 comuni delle Province di Alessandria, Asti e Torino;
con questa legge vennero affidati in concessione la costruzione e l’esercizio dell’ acquedotto per 60 anni, alla Società Anonima Acquedotto Monferrato ;
con successivo D. M. 27 ottobre 1930 venne emanato il “Regolamento per l’esercizio “Acquedotto del Monferrato” che provvedeva a normare i rapporti tra il Consorzio e la Società;
la decorrenza dei 60 anni era stabilita dalla data di collaudo dell’impianto e cioè dal 22 novembre 1934, pertanto il rapporto concessorio doveva cessare il 22 novembre 1994;
prima della scadenza la Società dichiarò però di volersi avvalere della proroga prevista dall’art.14 del D.L. 11/7/1992 n. 333, convertito nella legge 8/8/92 n. 359, pretesa a cui il Consorzio si oppose, provocando il ricorso al TAR da parte della Società;
dopo il primo giudizio del TAR Piemonte (sentenza n. 59 del 22/ 1/2001) che ha dato pienamente ragione al Consorzio, la Società si è appellata al Consiglio di Stato, il quale fissava l’udienza nel merito per il 27 novembre u.s., udienza nella quale da notizie ufficiose, risulterebbe respinto l’appello della Società;
sono ormai trascorsi oltre sei mesi senza che sia stata pubblicata la sentenza e questo notevole ritardo sta creando gravissimi problemi;
va infatti considerato che, oltre al diritto dei Comuni interessati di ottenere giustizia e quindi di poter disporre del proprio acquedotto, risulterebbe una inefficiente manutenzione degli impianti, da parte della società di gestione, che fa temere conseguenze disastrose;
altra conseguenza dell’incertezza derivante dal ritardo nella pubblicazione della sentenza è il blocco dell’attuazione della legge 36/94 sulla riorganizzazione del servizio idrico integrato, che impedisce di fatto l’azione dell’Autorità d’Ambito;
le ragioni di così forti ritardi nella pubblicazione della sentenza e l’esito della pronuncia del Consiglio di Stato;
le valutazioni del Ministro delle infrastrutture sulla situazione del Consorzio dei Comuni dell’Acquedotto del Monferrato rispetto alla situazione creatasi e sulla necessità di garantire agli utenti un servizio idrico efficiente e privo di possibili rischi.