Interrogazione relativa alle deleghe del Vice MInistro Tassone
Interrogazione a risposta in commissione Affari Costituzionali
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Premesso che :-
la Gazzetta ufficiale della repubblica , serie generale n. 254 del 31. 10. 2002, ha pubblicato fra gli altri anche il DPR 19 ottobre 2002, attributivo del titolo di Vice Ministro delle infrastrutture trasporti al Sottosegretario di Stato On. Mario Tassone; il provvedimento, registro alla Corte dei Conti in data 29 ottobre 2001 registro n. 13, foglio n. 34, è stato adottato a norma della legge 23 agosto 1988, n.400, nel testo risultante dalle modifiche introdotte dalla legge 26 marzo 2001, n.81, e sulla base di apposita deliberazione del Consiglio dei ministri del 12 ottobre 2001, di approvazione delle deleghe di competenze contenute nel decreto emanato in pari data dal Ministro delle infrastrutture dei trasporti;
dalla sopra citata pubblicazione ufficiale di tali provvedimenti, all’On. Mario Tassone ” è delegato l’esercizio delle competenze nelle aree del dipartimento per la navigazione e di il trasporto marittimo ed aereo, nonché della direzione della motorizzazione e sicurezza del trasporto terrestre fatta eccezione per gli atti inerenti le funzioni in materia di accordi di programma con le regioni e quelli concernenti i rapporti internazionali”;
il Consiglio dei Ministri , nella seduta del 14 novembre u.s., avrebbe reiterato la fiducia la Vice Ministro Tassone riconfermando il diritto al medesimo all’esercizio delle competenze già conferite con i provvedimenti sopra richiamati;
il Parlamento non ha mai avuto notizia dell’adozione di eventuali provvedimenti di revoca, sospensione o modifica di detti provvedimenti di delega;
si chiede di sapere
se risponda al vero che il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 14 novembre u.s. abbia reiterato la fiducia al Vice Ministro Mario Tassone riconfermandone il diritto dovere all’esercizio delle sue attribuzioni allo stesso conferite con i provvedimenti sopra richiamati;
in base a quali valutazioni e presupposti logico-giuridici si sia ritenuto necessario ribadire una determinazione già totalmente assunta dal Consiglio dei Ministri da oltre un anno;
se risponda al vero che, per oltre un anno, le deleghe attribuite al Vice Ministro Tassone siano rimaste “congelate”;
e, in tale ultimo caso, chi abbia esercitato tali competenze per oltre un anno e su quale base di formale legittimazione;
chi abbia, eventualmente autorizzato l’alterazione della compagine governativa e il suo riparto di competenze senza, peraltro, comunicarlo tempestivamente al Parlamento e senza l’adozione di formali atti pubblici;
a quali vizi di legittimità siano esposti gli atti amministrativi adottati in carenza della formale competenza per materia;
per quali ragioni, anche nella programmazione dei lavori parlamentari di questa settimana, diramata ufficialmente dall’ufficio legislativo del Ministro delle infrastrutture dei trasporti, nelle materie oggetto di delega al Vice Ministro Tassone, intervenga altro Sottosegretario;
chi ne abbia disposto la delega, con quali atti e su quali presupposti di legittimità atteso il divieto di delega della materia delegata;
in caso di risposta negativa si vuole conoscere in modo chiaro e non elusivo;
perché il Viceministro Tassone non sia stato messo in grado di assolvere il mandato istituzionale conferitogli per effetto di in equivoci e reiterati atti legislativi e regolamentari;
se risponda al vero che il Ministro abbia “disposto” il “congelamento” e con quali atti formali delle deleghe dell’On. Tassone a causa di una presunta lesione del rapporto di fiducia derivante dall’adozione di atto di revoca di un provvedimento adottato dal Ministro;
in tale ultimo caso se la materia rientrasse nella competenza del ViceMinistro e se l’atto posto in essere avesse i requisiti formali e sostanziali del Decreto o se fosse, invece un semplice contributo richiesto dal Ministro fornito esclusivamente al suo Capo di Gabinetto.