(848-B) Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro (Approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati) (Collegato alla manovra finanziaria) (Votazione finale qualificata, ai sensi dell’articolo 120, comma 3, del Regolamento).
*EUFEMI (UDC). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, per spezzare la monotonia delle votazioni, vogliamo esprime qualche considerazione sull’articolo 9.
Il Gruppo UDC esprime un convinto voto favorevole all’approvazione dell’articolo 9, nel testo modificato dalla Camera, che accoglie le nostre pressanti sollecitazioni a intervenire con questo provvedimento, modificando la legge 3 aprile 2001, n. 142. Questi interventi correttivi erano stati da noi sollecitati in occasione del collegato sulla concorrenza e il mercato.
La ratio delle modifiche alla legge sul socio lavoratore va ricercata nella volontà dell’UDC di correggere parzialmente le distorsioni normative apportate alla impostazione originaria del cosiddetto disegno di legge Treu, presentato nel settembre 1998, frutto di una lunga mediazione e del conseguente compromesso tra centrali cooperative e sindacato dei lavoratori.
Le distorsioni introdotte successivamente, nel corso dell’esame parlamentare, sotto la spinta della posizione egemone della sinistra, fortemente influenzata da una cultura veterosindacale di matrice CGIL.
Tali scelte, che possiamo definire “saldi di fine legislatura” operati dal Governo Amato, richiedono aggiustamenti che questa maggioranza ha avuto il coraggio di operare, contrastando le demagogie della sinistra che oggi chiede l’allargamento dell’articolo 18 per tutte le aziende e con quella stessa legge (la n. 142) deliberò libertà di licenziamenti per i dipendenti soci delle cooperative. Ma allora la CGIL non protestò, non mobilitò la piazza: accettò uno scambio che noi oggi vogliamo rimuovere.
Oggi vi è la necessità di controbilanciare il forte appiattimento della figura del socio lavoratore sul lavoratore subordinato, che penalizza il rapporto associativo del socio con l’impresa e che è alla base della scelta cooperativa del soggetto.
Fino ad oggi la legge n. 142 non ha trovato applicazione a causa di alcune parti contraddittorie ed equivoche in essa contenute. (Da una sezione della tribuna un ragazzo dispiega uno striscione riportante la scritta “PACE”).
Tant’è che delle circa 15.000 cooperative interessate dal provvedimento solo qualche decina non ha trovato immediatamente?
PRESIDENTE. Prego gli assistenti parlamentari di far ripiegare lo striscione e di sgombrare quella sezione di tribuna. (Applausi all’indirizzo delle tribune dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U, Verdi-U, Misto-Com, Misto-Udeur-PE, Misto-SDI e Misto-RC e del senatore De Paoli. Richiami del Presidente).
Colleghi, non discuto sul contenuto della pace. Esiste però un Regolamento del Senato, che deve essere rispettato da una parte e dall’altra.
MARITATI (DS-U). La parola pace non ha mai fatto male ad alcuno!
PAGANO (DS-U). Sono ragazzi delle scuole: ragazzi di quindici anni! (Applausi all’indirizzo delle tribune dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U, Verdi-U, Misto-Com, Misto-RC e del senatore De Paoli).
Colleghi, cerchiamo di far proseguire il collega Eufemi, che è stato interrotto nello svolgimento della sua dichiarazione di voto.
Sedetevi e state tranquilli, perché intendo portare a termine l’esame del disegno di legge n. 848-B, che è cosa altrettanto importante.
EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Grazie, Presidente, stavo dicendo, ripeto, che delle circa quindicimila cooperative interessate dal provvedimento solo qualche decina ha approvato il Regolamento interno per attuare la legge n. 142 del 2001.
Si ritiene opportuno, pertanto, chiarire e modificare gli aspetti che fino ad oggi sono stati di ostacolo all’attuazione della legge. (Vivaci proteste e commenti dai banchi della sinistra).
PRESIDENTE. E’ stata interpretata male una mia disposizione. Ora tutto verrà chiarito, state tranquilli.
MARITATI (DS-U). Ma perché sono stati mandati via tutti?
PRESIDENTE. Verranno allontanate esclusivamente le persone coinvolte. State tranquilli. La situazione sta per essere chiarita e poiché siamo tutti d’accordo, lasciamo terminare l’intervento al senatore Eufemi.
EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, mi domando quale funzione svolgano in quest’Aula i senatori Questori. (Vivaci proteste dai banchi della sinistra).
PRESIDENTE. Senatore Eufemi, onestamente questo me lo sono chiesto spesso anch’io!
EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Allora, è bene prenderne atto perché queste situazioni si ripetono troppo spesso. (Commenti e proteste dai banchi della sinistra).
PRESIDENTE. Colleghi, cercate di sedervi e lasciate proseguire il senatore Eufemi.
EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Abbiamo ritenuto opportuno modificare quegli aspetti che fino ad oggi sono stati di ostacolo all’attuazione della legge.
Le modifiche proposte non intervengono sulla struttura normativa che rimane valida, ma solo sugli aspetti che qualificano la cooperativa rispetto alle altre imprese.
Le trasformazioni recenti hanno messo in crisi il vecchio modello di mercato del lavoro e quindi nel momento in cui si afferma il passaggio da un modello di regolazione “garantista” a un modello di regolazione “solidale”, si rendono necessarie nuove norme, nuove garanzie e servizi strumentali capaci di offrire al lavoratore una assistenza e una tutela dedicata.
Questo Governo, questa maggioranza, vogliono andare avanti sulla strada delle riforme e non si faranno condizionare né dai girotondi né dall’ostruzionismo. (Applausi dai Gruppi UDC:CCD-CDU-DE, FI, AN e del senatore Carrara. Congratulazioni).