Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 dicembre 2002, n. 282, recante disposizioni urgenti in materia di adempimenti comunitari e fiscali, di riscossione e di procedure di contabilità
Dichiarazione di voto finale del senatore Eufemi sul disegno di legge n. 1996
Il Gruppo UDC esprime il voto favorevole al decreto legge 282, un provvedimento che rimedia in primo luogo agli errori della sinistra in materia di aiuti di Stato alle imprese bancarie sanzionati dalla Unione europea.
Una sinistra con scarsa memoria, che ha dimenticato il decreto legge 383 del 1996 Prodi-Veltroni emanato dopo la sentenza Bosman e ha demonizzato questo intervento agevolativo in materia di ammortamenti in favore delle società sportive professionistiche. Si interviene tempestivamente tenendo conto della particolarità del settore, del suo momento di crisi e della necessità di interventi rapidi ed efficaci senza oneri a carico del bilancio dello Stato. Si guarda al presente creando le condizioni con un regime speciale per gli ammortamenti volti al superamento della crisi, della particolare situazione economico-finanziaria e sociale che la problematica del settore calcistico riveste e riflette a livello europeo.
Tutto ciò sembra essere stato dimenticato. Apprezziamo la scelta del Governo di valutare positivamente l’ordine del giorno presentato dall’UDC di aprire un tavolo istituzionale che superi la situazione di paralisi attraverso il coinvolgimento di tutte le istituzioni sportive al fine di individuare una riforma del sistema e l’adozione di interventi e severi controlli sulle attività finanziarie e gestionali delle società sportive evitando nuove situazioni di difficoltà che si riverberano in primo luogo sugli sportivi e sugli utenti.
Per quanto attiene all’emendamento salva-Fiorentina trasformato in ordine del giorno, abbiamo creato le condizioni perché possa trovare spazio in altro provvedimento tenendo conto della particolare situazione che si era determinata e che l’approvazione delle norme sul calcio porta a riconsiderare.
Per evitare sperequazioni clamorose ci siamo mossi per equità e giustizia, valori che vanno costantemente difesi. Ci stupisce che il Presidente della Consob si muova pubblicamente solo oggi per intervenire lamentando un diritto societario frazionato per settori merceologici dimenticando che tale diversità già esiste. Siamo convinti che occorre mantenere la unitarietà dei campionati affinché la rappresentatività regionale sia comunque garantita nell’ambito dei bacini di utenza, prevedendo meccanismi di intervento sulla proprietà in caso di mancanza dei requisiti economico-finanziari posti a salvaguardia del progetto.
Così come apprezziamo l’accoglimento dell’ordine del giorno in materia di servizio della riscossione per i problemi collegati alla operatività istituzionale del condono che determineranno conseguenze sulle performance realizzabili dalle aziende impegnate nel servizio. Questo decreto legge non è un provvedimento di correzione dei conti bensì di correzione degli errori della sinistra ed è per queste ragioni che esprimiamo consenso alla conversione in legge.