Discussione generale su disposizioni urgenti relative all’UNIRE e alle scommesse ippiche
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore Eufemi. Ne ha facoltà.
EUFEMI (UDC). Signor Presidente, farò solo alcune brevi considerazioni aggiuntive rispetto a quanto già esposto nelle Commissioni riunite sul decreto-legge n. 45 del 2003.
Come è stato ricordato, dopo l’articolo 8 della legge finanziaria, è intervenuto l’articolo 5-ter del decreto-legge n. 282 del 2002, che ne abrogava alcune disposizioni. Ciò ha determinato l’approvazione di un ordine del giorno, sottoscritto dai Capigruppo della maggioranza, che impegnava il Governo a presentare in via d’urgenza un’iniziativa legislativa diretta a ripristinare con la massima sollecitudine la situazione giuridica determinata dall’articolo 8 della legge finanziaria.
Il decreto-legge n. 45 avrebbe dovuto costituire la sede nella quale onorare quell’impegno assunto in Senato e da parte del Governo, inserire le conseguenti disposizioni. Ciò non è avvenuto nella sua interezza; infatti, l’articolo 1 del provvedimento contiene disposizioni in materia di UNIRE e di concessionari del servizio di raccolta delle scommesse ippiche, mentre non si rinvengono disposizioni che conducano al ripristino della situazione precedente all’approvazione dell’articolo 5-ter richiamato, che, secondo gli auspici del Senato, andava abrogato sic et simpliciter, né si rinvengono disposizioni che facciano salvi gli effetti dei versamenti effettuati dai concessionari in presenza della norma di cui all’articolo 8 della legge finanziaria.
Nella relazione di accompagnamento al decreto si afferma che le disposizioni di cui ai commi 2 e 3 dell’articolo 1 corrispondono all’impegno assunto dal Governo. Ciò non è del tutto esatto, ove si consideri che il versamento del 10 per cento degli importi dovuti per estinguere ogni violazione è condizionato – questo va sottolineato – alla forzata rinunzia alle azioni giudiziarie nel frattempo intraprese, ma nulla si dice a proposito degli altri profili determinati a seguito della approvazione del ben noto articolo 5-ter, come, ad esempio, sui versamenti legittimamente eseguiti in vigenza dell’articolo 8 della legge finanziaria.
Non mi soffermerò, quindi, sui profili costituzionali, ribaditi con correttezza dal senatore Malan in sede di 1(superscript: a) Commissione rispetto alla compromissione del diritto di difesa, e sulla necessità di ripristinare misure agevolative già previste per i concessionari dall’articolo 8 della legge finanziaria, dato che il TAR del Lazio, con recente ordinanza del 26 marzo scorso, ha già accolto le istanze sospensive presentate da taluni concessionari. Con l’adesione, i concessionari ottengono la conseguenza di estinguere gli effetti di provvedimenti di decadenza, ma questo avviene al prezzo esorbitante – e questo l’ho ribadito – della rinunzia alle azioni giudiziarie intraprese.
Avremmo preferito, quindi, un provvedimento più aderente all’ordine del giorno della maggioranza. Le audizioni svolte presso le Commissioni riunite hanno confermato le nostre perplessità. Le azioni emendative, che pure abbiamo portato avanti, hanno determinato alcune significative correzioni. Ci auguriamo che altre possano venirne nel corso dell’esame, attraverso un sereno confronto parlamentare.
In conclusione, esprimiamo un giudizio che rappresenta la valutazione di un compromesso tra attese e decisioni e ci auguriamo che nel corso dell’esame possano essere apportati al provvedimento ulteriori miglioramenti.