Intervento in Commissione Finanza su finanziaria

Intervento in Commissione Finanza su finanziaria

(2513-B) Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2004 e bilancio pluriennale per il triennio 2004-2006, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati. – (Tab. 1) Stato di previsione dell’entrata per l’anno finanziario 2004 – (Tab. 2) Stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno finanziario 2004 (2512-B) Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2004), approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati. (Rapporti alla 5a Commissione. Esame congiunto. Rapporto favorevole sulla tabella 1 e sulle connesse parti del disegno di legge n. 2512-B e rapporto favorevole sulla tabella 2 e sulle connesse parti del disegno di legge n. 2512-B limitatamente a quanto di competenza)

Il senatore EUFEMI (UDC) ritiene che le modifiche apportate dalla Camera dei deputati al testo della legge finanziaria investano materie di tale rilevanza da provocare un profondo disagio per le condizioni in cui il Senato è chiamato a valutare, senza poterli sostanzialmente modificare, i documenti in titolo. Ritiene tale considerazione pregiudiziale rispetto all’analisi di merito, poiché, pur nella consapevolezza della necessità di stemperare le possibili cause di conflittualità all’interno della maggioranza, sembrano emergere profili di criticità nel rapporto tra Parlamento e Governo, che rischiano di affievolire le prerogative parlamentari proprio nella sede più classica del rapporto tra esecutivo e legislativo quale la valutazione della legge di bilancio. Esprime quindi una valutazione positiva delle modifiche apportate dalla Camera dei deputati per quanto riguarda il concordato preventivo, apprezzando, in particolare, le garanzie offerte ai contribuenti in termini di preclusione dell’attività accertativa da parte dell’Amministrazione finanziaria. 

Pur tuttavia egli non può esimersi dal ricordare che il ministro Tremonti aveva escluso che le misure di clemenza fiscale avessero riguardato l’anno di imposta 2002. L’oratore passa poi in rassegna le materie interessate dalle modifiche accolte dalla Camera dei deputati e per le quali la propria parte politica aveva proposto specifiche soluzioni: in tal senso, commenta positivamente l’incremento delle risorse sul fronte della sicurezza, le nuove norme in materia di enti locali e, soprattutto, la modifica della disciplina delle gare per beni e servizi da parte della pubblica amministrazione attraverso la Consip S.p.a. 

Su tale ultimo argomento, già oggetto di ampia discussione da parte della Commissione, sottolinea il rilievo delle norme che accrescono il livello di concorrenza tra imprese locali, ma ne tutelano l’attività, essendo superato il principio dell’obbligatorio ricorso alla citata società. Esprime inoltre un convinto apprezzamento per le novità introdotte in tema di vendita degli immobili appartenenti al patrimonio pubblico, osservando come la Camera dei deputati abbia salvaguardato un principio equitativo che la normativa vigente rischiava di travolgere, non salvaguardando i diritti maturati dagli inquilini che avevano manifestato la volontà di acquisto degli immobili entro il 31 ottobre 2001. 

Sottolinea poi il particolare rilievo delle disposizioni in materia di servizi pubblici locali, richiamando le posizioni assunte su tale tema dal ministro Buttiglione. Conclude richiamando l’attenzione del rappresentante del Governo sulla circostanza che la propria parte politica rinuncia a presentare emendamenti, sia in sede di 5a Commissione che in Assemblea, esclusivamente per evitare il rischio di un ulteriore esame da parte della Camera dei deputati.

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