Intervento in Commissione Finanze e Tesoro – Disegno di legge sul decentramento dell’organizzazione catastale
Presidenza del Presidente PEDRIZZI
Interviene in discussione generale il senatore EUFEMI (UDC) il quale esprime anzitutto apprezzamento per l’inserimento all’ordine del giorno del disegno di legge in esame, sottolineando positivamente il fatto che esso sia di iniziativa parlamentare. Con riferimento alla relazione illustrativa svolta dal relatore Gentile, giudica di estremo interesse la ricostruzione del panorama normativo nel quale il disegno di legge va ad inquadrarsi.
A fronte della proroga dei termini per l’attuazione del decentramento delle funzioni inerenti l’organizzazione catastale da parte del Governo, onde approfondire le tematiche attinenti la migliore organizzazione di tale sistema, ritiene che l’esame del disegno di legge possa fornire rilevanti elementi di riflessione.
Dopo aver ricordato di aver presentato interrogazioni inerenti l’attribuzione delle funzioni catastali, ritiene che un profilo di particolare delicatezza sia costituito dalla condivisibilità o meno della scelta di attribuire ai Comuni il compito di revisione degli estimi catastali, avendo presente che la principale fonte di finanziamento delle casse comunali è costituita dal gettito dell’Ici, la cui base imponibile è correlata proprio agli estimi.
Rileva inoltre che un ulteriore elemento degno di considerazione è costituito dal recente sviluppo dal punto di vista tecnologico dell’apparato burocratico e amministrativo dello Stato in relazione all’accessibilità dei dati catastali. In tale contesto, il disegno di legge in esame risulta condivisibile laddove si ispira ad un’impostazione opposta rispetto al decreto legislativo n. 112 del 1998 e mantiene in capo allo Stato la maggior parte delle funzioni catastali più rilevanti, al fine di evitare un’eccessiva frammentazione di compiti che potrebbe compromettere i positivi risultati sinora acquisiti e la garanzia di un trattamento perequato dei dati catastali, i quali sono alla base anche di un equo trattamento tributario.
D’altro canto, prosegue l’oratore, occorrerebbe evitare l’attribuzione ai Comuni del compito di incidere sulla determinazione della base imponibile dell’Ici, mentre risulta apprezzabile l’intento del disegno di legge di attribuire a tali enti locali funzioni operative in materia di catasto, con specifico riferimento alla gestione delle banche dati degli immobili ai fini fiscali e civilistici.
Ritiene infine positivo l’intento del disegno di legge di delegare il Governo a procedere ad un riordino complessivo della materia, con l’indicazione di precisi principi e criteri direttivi. Dopo aver ribadito il proprio giudizio globalmente favorevole sui contenuti del provvedimento, fa peraltro sin d’ora presente la necessità di apportare talune limitate modifiche, soprattutto per quanto concerne l’opportunità di distinguere l’accesso ai dati catastali dal punto di vista civilistico, ovvero ai fini fiscali.
Dopo le richieste di chiarimenti su tale ultimo punto dei senatori TURCI (DS-U) e PASQUINI (DS-U), ai quali fornisce risposte il sottosegretario CONTENTO, il senatore EUFEMI (UDC) conclude il proprio intervento dichiarando che il modello dell’articolazione della Pubblica Amministrazione mediante agenzie dovrebbe essere rimeditato, poiché esse non garantiscono adeguati controlli da parte dello Stato, citando inoltre la positiva esperienza della riconduzione nell’ambito pubblico della Sogei.