Intervento Sen. Maurizio Eufemi Vice Presidente Gruppo U.d.C.

Intervento Sen. Maurizio Eufemi Vice Presidente Gruppo U.d.C.


Caro Segretario Moroni,

Cari amici del SAPAF,

vi ringrazio innanzitutto per l’invito che mi avete voluto rivolgere nel partecipare a questo convegno che non è solo un momento celebrativo ma il punto intermedio verso nuovi traguardi.

Questa è stata una Legislatura di vera e propria rinascita per il Corpo forestale dello Stato, dopo il periodo oscuro passato con i precedenti Governi del Centro sinistra, quando in nome di un falso federalismo, il Corpo, sotto attacco, era destinato allo smantellamento ed all’oblio.

Le forze politiche della Maggioranza – e l’UDC in modo pieno e convinto – hanno creduto in un rilancio vero e moderno del ruolo del Corpo forestale quale forza di polizia specializzata nella tutela del patrimonio agroambientale e paesaggistico nazionale.

L’approvazione della legge 36/04, di riordino del Corpo forestale dello Stato è il successo più grande ottenuto in questa legislatura, anche se non l’unico.

Come firmatario del primo disegno di legge presentato al Senato in questa legislatura per il riordino del Corpo forestale dello Stato – l’atto senato 583 fu presentato sin dall’agosto del 2001 – mi piace sottolineare che l’UDC ha sempre fortemente difeso il prezioso bene dell’unitarietà del Corpo, evitando facili populismi di falso federalismo e nel contempo difese corporative, ma muovendosi nella consapevolezza che solo una forza di polizia capace di coniugare la specializzazione tecnica, la presenza diffusa sul territorio ma al tempo stesso l’unitarietà dell’inquadramento e della direzione, potesse offrire al Paese la risposta alla domanda diffusa di sicurezza ambientale.

Con questa legge, il Parlamento, nel rispetto dell’autonomia e delle competenze delle regioni, ha delineato, per il Corpo, un nuovo profilo istituzionale ed ordinamentale e ha fissato, in modo chiaro ed esplicito, i compiti e le funzioni che il Corpo forestale dello Stato è chiamato a svolgere, in modo unitario su tutto il territorio nazionale, nell’interesse della collettività, delle Istituzioni e del Paese.

La legge 36 ha avuto il pregio di aver mantenuto il Corpo forestale unitario ed in mano allo Stato, ma, e lo sottolineo visto l’ambito sindacale in cui ci troviamo, ha anche avuto il merito di aver dato al Corpo una definitiva e chiara natura giuridica ed ordinamentale:

Il Corpo è stato messo nelle condizioni di lavorare meglio e nei settori ad esso più congeniali: abbiamo rafforzato lo stato giuridico e la struttura del personale del Corpo forestale dello Stato: la dirigenza periferica provinciale è un passo importante perché consente di “interfacciare” meglio le corrispondenti forze di polizia, caratterizzate da una struttura operativa più provinciale che regionale: per questo, in sede di conversione del decreto-legge n. 45/05, in Parlamento abbiamo fatto inserire la norma con la quale:

  1. il Capo del Corpo forestale dello Stato diviene un dirigente generale di livello B (militarmente equiparato ad un generale di corpo d’armata);
  2. il Vice Capo del Corpo forestale dello Stato diviene un dirigente generale di livello C (militarmente equiparato ad un generale di divisione);
  3. il Comandante regionale del Corpo forestale dello Stato diviene un dirigente superiore (militarmente equiparato ad un generale di brigata);
  4. il Vice comandante regionale del Corpo forestale dello Stato diviene un primo dirigente (militarmente equiparato ad un colonnello).

Abbiamo salvaguardato l’organico del Corpo da facili tentazioni “contabilistiche” che miravano a ridurre le dotazioni organiche previste dai decreti legislativi n. 201/95 e 155/01, ridefinendola nel numero di coloro che erano effettivamente in servizio, e con la legge 77/04 abbiamo autorizzato l’assunzione di 669 unità del Corpo forestale dello Stato, dando concretezza agli impegni di rafforzamento dell’organico del Corpo. Inoltre in questa legge Finanziaria, ma anche in fase di conversione del decreto-legge sulle Olimpiadi di Torino 2006, mi sono fortemente battuto per consentire l’assunzione dei 194 idonei al concorso per allievi agenti: un impegno che proseguirà anche nei prossimi mesi.

Accenno inoltre ad altri importanti provvedimenti per il personale del Corpo forestale dello Stato di cui mi sono fatto promotore insieme agli altri colleghi della maggioranza:

1) IL Riallineamento delle carriere del personale del C.F.S. con quelle delle altre Forze di polizia. (Legge 5 novembre 2004, n. 263, recante misure urgenti per il personale appartenente ai ruoli degli ispettori delle Forze di polizia nonché disposizioni in materia di trattamento giuridico ed economico dei dirigenti delle Forze armate e delle Forze di polizia). Tale legge si è resa necessaria al fine di ripristinare condizioni omogenee negli ordinamenti delle carriere e nei trattamenti economici del personale appartenente alle Forze di polizia dello Stato.

2) La legge 11 novembre 2005, n.231, recante la conversione del decreto legge n. 182/2005 recante interventi urgenti in agricoltura, contiene due importanti disposizioni a favore del personale del C.F.S. La prima norma consente l’assunzione diretta nel Corpo forestale dello Stato dei congiunti di forestali deceduti o resi invalidi nell’espletamento di servizi di polizia, di soccorso pubblico o durante i controlli nei settori agroalimentare e forestale. In particolare, con tale nuova disposizione si estende, a favore dei familiari, la possibilità di assunzione diretta nei ruoli del Corpo forestale dello Stato – in precedenza circoscritta alle sole ipotesi di decesso o invalidità conseguente alle azioni criminose e missioni internazionali di pace – anche ai casi di decesso o invalidità per effetto di ferite o lesioni riportate nell’espletamento di servizi di polizia, di soccorso pubblico o durante i controlli nei settori agroalimentare e forestale. La seconda norma, invece, contiene una deroga, valida solo per l’anno 2006, agli ordinari requisiti richiesti dal decreto legislativo n.155/2001, ai fini della promozione alla qualifica di dirigente superiore.

3) Qualifiche di P.G. e P.S. al personale tecnico, amministrativo e di supporto.

Decreto legge 10 gennaio 2006, n. 2, recante interventi urgenti per i settori dell’agricoltura, dell’agroindustria, della pesca nonché in materia di fiscalità di impresa. In questo decreto è stata inserita anche la disposizione che attribuisce, per esigenze di servizio e limitatamente alle funzioni esercitate, le qualifiche di agente di pubblica sicurezza e di agente e/o ufficiale di polizia giudiziaria al personale tecnico, amministrativo e di supporto del Corpo forestale dello Stato.

E’ inoltre passato alla Camera dei Deputati il più generale riordino delle carriere, atteso da tempo da tutto il personale del comparto.

In numerosi altri provvedimenti di legge, infine, il Corpo forestale dello Stato è stato inserito con piena dignità: cito la legge 11 novembre 2005, n.231, di conversione del decreto legge n. 182/2005 recante interventi urgenti in agricoltura, inserisce il C.F.S. tra gli organi preposti alla vigilanza in materia di destinazione dei prodotti agroalimentari ritirati dal mercato; la legge 20 luglio 2004, n. 189 sul maltrattamento degli animali, che assegna al Corpo forestale dello Stato una nuova competenza istituzionale: la vigilanza sul rispetto delle norme poste dalla presente legge a protezione degli animali; la legge 363/03 sulla Sicurezza sulle piste da sci, che assegna al Corpo forestale dello Stato una nuova competenza istituzionale. Ai sensi di tale articolo, infatti, il Corpo forestale dello Stato – in concorso con le altre Forze di polizia – nello svolgimento del servizio di vigilanza e soccorso nelle località sciistiche, provvede al controllo dell’osservanza delle disposizioni contenute nella presente legge ed a irrogare le relative sanzioni nei confronti dei soggetti inadempienti; il nuovo codice della strada, dove ora viene viene espressamente inserito anche il Corpo forestale dello Stato tra gli organi di polizia stradale (art.12 c.d.s.).

Molto, dunque, è stato fatto in questa legislatura per il personale del Corpo forestale dello Stato: ed in questo determinante è sempre stato i dialogo con il Sindacato dei Forestali: le esigenze sollevate dal Personale sono state sempre ascoltate con grande attenzione.

Questo è quanto è stato fatto nel segno della responsabilità. Ora dobbiamo guardare alla piattaforma programmatica della prossima legislatura.

Sappiamo che vi sono ancora passi in avanti da fare, con il rafforzamento del personale, con altre 1000 unità, e con norme finanziarie a sostegno dell’attività, come è stato fatto ad esempio per il corpo della Guardia di Finanza, puntando sulla formazione, sulla qualità e sulla modernizzazione; ma credo che solo attraverso un proficuo rapporto collaborativo che ci ha contraddistinto sinora potremo far sviluppare ancora il Corpo forestale dello Stato per il bene della Nazione nell’assolvimento dei suoi compiti istituzionali.VI RINGRAZIO 

6 febbraio 2006

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