Incontro Anioc a Chieri il 19 marzo 2006 Sala della Conceria

Incontro Anioc a Chieri il 19 marzo 2006 Sala della Conceria

Incontro ANIOC –

Chieri 19 marzo 2006

Sala della Conceria

Caro Delegato Regionale Cavaliere di Gran Croce Carlo Varni,

Autorità civili militari e religiose,

Cari Cavalieri e gentili dame,

Care Amici e care amiche,

Un caloroso saluto e un sentito ringraziamento a tutti voi per essere oggi qui in questa splendida cornice in questo luogo che mi riporta al 2001.

Un sentito ringraziamento per avermi invitato in una giornata che mi vede impegnato nel riaffermare la centralità di alcuni valori relativi alla famiglia e alla difesa della persona umana in un momento in cui il relativismo mette in discussione i valori di fondo come la vita, la famiglia e la morte.

Grazie commendatore Ciuffardi per avere voluto tutto questo, per esserti prodigato con passione e senza risparmio.

Credo che l’appartenenza all’Anioc ci deve far sentire più vicini gli uni con gli altri, ci deve rafforzare nel legame interpersonale.

Questa nostra appartenenza deve aiutarci ad approfondire la nostra vicinanza alle Istituzioni e viverle consapevoli delle finalità più autentiche.

La Cavalleria fu una delle più caratteristiche e significative istituzioni della storia, con orme indelebili, vicende memorabili, tradizioni sempre più vive tra gli strati migliori della società.

Questi appuntamenti a livello nazionale e internazionale hanno costituito il momento migliore per tracciare un bilancio dell’irradiamento.

Attualmente Presidente nazionale è l’On. Avv. Carlo Giovanardi, Ministro per i Rapporti con il Parlamento che è succeduto a Dott. Niccolò Sella di Monteluce.

Attualmente l’A.N.I.O.C. a livello nazionale conta circa centomila iscritti e seimila Delegati, nelle varie regioni d’Italia ed all’estero.

I riconoscimenti che tutti voi avete ricevuto come segno di benemerenza per la vostra attività nei diversi campi della vita economica, sociale, civile, sono la espressione della vostra generosità, del vostro impegno della vostra passione civile e deve essere uno stimolo vivo sempre più a guardare agli altri, al prossimo.

Le nostre apparenze esterne sono un segno di distinzione, che non è uno sfoggio di vanità, ma segno di appartenenza e dobbiamo impegnarci verso quanti ci avvicinano per ragioni di lavoro, di rapporti sociali.

Non dobbiamo dimenticare le virtù dei cavalieri che sono la lealtà, il coraggio, la generosità, la disciplina.

Grande atttenzione al per quanti hanno operato nella società civile in particolare nel mondo della impresa, soprattutto nel volontariato, nella società civile trovando un meritato riconoscimento delle Istituzioni. Di ciò mi sono fatto carico come senatore del collegio. Tra questi desidero ricordare il comm. Ciuffardi, Iannece, Favarò, cherubini, Vigliaturo, Vasino, Lioy, Cancan, Testa Giuseppina, Ghignone, Capra, Robba, Garrone, Cipriani, Farronato, Platter, Ciuffardi ha potuto toccare quota 100 iscritti.

Ed altre nomine sono arrivate nel corso del 2006. Di ciò sono particolarmente lieto.

Di fronte alle difficoltà dei tempi gli appartenenti dell’ANIOC sono parte attiva di qualche cosa di positivo, nel campo politico, sociale, economico, rendendo un prezioso servizio alla Nazione.

Abbiamo dunque doveri accresciuti;

abbiamo il dovere di fare meglio;

abbiamo il dovere di aiutare il prossimo e aiutarlo con generosità;

abbiamo il dovere di diffondere la vocazione nel simbolo della amicizia universale.

Questa giornata vuole essere allora non solo il momento per ritrovarsi su un programma che coniuga momento religioso, interessi culturali, approfondimenti civili ma anche il momento della riflessione su questioni che non meritano di essere confinate o nascoste, ma al centro della nostra attenzione e azione quotidiana.

Vi ringrazio per l’attenzione.

Torino 9 giugno 2007

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