Intervento del Senatore Eufemi in Commissione bilancio (in sede consultiva) circa la conversione in legge del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri
Il senatore EUFEMI (UDC) si associa alle considerazioni già svolte dal senatore Ciccanti. Evidenzia quindi che il provvedimento in esame, nel definire le nuove competenze e i nuovi assetti della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei ministeri, determina rilevanti problemi sullo stato giuridico e retributivo del personale coinvolto, come emerso anche nel corso di un incontro informale con i rappresentanti sindacali del personale stesso dinnanzi all’Ufficio di presidenza della 1a Commissione permanente. Cita, in particolare, problemi di ricostruzione delle carriere ai fini dei trattamenti previdenziali, dei quali la relazione tecnica avrebbe dovuto tener conto, come previsto dall’articolo 11-ter, comma 5, della legge n. 468 del 1978; richiama altresì i problemi legati ai differenziali nei trattamenti retributivi esistenti nelle varie amministrazioni coinvolte, a fronte di personale appartenente alla medesima qualifica. Ritiene anch’egli che tale riforma del Governo non possa essere fatta a costo zero ma determini, al contrario, una forte lievitazione della spesa pubblica. Peraltro, lamenta che il Governo, malgrado l’asserita volontà di riprendere il metodo della concertazione, abbia elaborato un provvedimento schematico e approssimativo, senza consultare preventivamente i rappresentanti del personale delle amministrazioni coinvolte.