6ª Commissione permanente – Intervento sen. Eufemi su proposta alternativa DPEF

6ª Commissione permanente – Intervento sen. Eufemi su proposta alternativa DPEF

Intervengono i sottosegretari di Stato per l’economia e le finanze Grandi e Sartor.

Interviene quindi il senatore EUFEMI (UDC) per illustrare una proposta di parere alternativo a quello del relatore (pubblicata in allegato al resoconto dell’odierna seduta), rilevando che l’impostazione del Documento appare di breve respiro, presentando contenuti a suo giudizio tipici di un programma elettorale, oltre a un’ispirazione complessiva che ha già ricevuto la negativa valutazione degli organismi internazionali.

Osservato che il decreto-legge sulla destinazione dell’extragettito determina, con una manovra di tipo espansivo, un sensibile peggioramento dei saldi di finanza pubblica, vanificando i risparmi di spesa conseguiti con la precedente manovra, commenta criticamente il livello raggiunto dalla pressione fiscale, che si attesta al 42,8 per cento del PIL nell’anno in corso, per poi stabilizzarsi oltre il 42 per cento nel 2011: oltre agli effetti negativi sulle imprese e le famiglie con basso reddito lamenta anche la prassi normativa consistente nella violazione del principio di irretroattività delle norme tributarie nonché le modalità con le quali è stata attuata la riforma del catasto. Nel merito del Documento, motiva il parere contrario commentando criticamente l’assenza di qualsivoglia indicazione programmatica o di stima in riferimento ai rinnovi contrattuali, alla riforma del sistema previdenziale e all’applicazione degli studi di settore, sottolineando al contrario l’esigenza di intervenire a sostegno del reddito dei ceti deboli nonché di ridurre il prelievo fiscale sulle piccole e medie imprese.

Nel convincimento che il Documento non affronta affatto i principali fattori di criticità emersi, l’oratore ritiene essenziale ripristinare l’osservanza dello Statuto del contribuente, rafforzando l’autonomia funzionale del garante, e rassegna una serie di considerazioni sulle priorità trascurate dal Governo: occorre, a suo avviso, procedere a una decisa semplificazione degli adempimenti tributari, nella prospettiva di un aumento di efficienza dell’amministrazione finanziaria, salvaguardare l’autonomia della Guardia di finanza, rafforzare la competitività dell’economia nazionale con un processo di liberalizzazione dei settori meno aperti alla concorrenza, razionalizzare la spesa pubblica, attuare il federalismo fiscale con una valorizzazione dei criteri di autonomia e responsabilità degli enti locali, affrontare il fenomeno dell’evasione con il ricorso al principio del contrasto di interesse tra contribuenti e adottare una decisa politica di agevolazione fiscale per i redditi familiari. Fa presente che la propria proposta è sottoscritta da tutti i componenti della Commissione appartenenti ai Gruppi di opposizione.

Intervenendo quindi in sede di replica, il sottosegretario SARTOR ritiene che un’analisi oggettiva del Documento debba fare riferimento ai tre principali indicatori del quadro programmatico di riferimento, e cioè la pressione fiscale, la spesa primaria e il disavanzo pubblico. In proposito osserva, che la politica di risanamento dei conti pubblici attuata a partire con la precedente manovra risulta rafforzata insistendo sul risultato migliorativo anche rispetto alle stime presentate in sede comunitaria. A suo parere, la situazione di finanza pubblica ereditata dalla precedente legislatura presentava indiscutibili elementi di rischio per l’economia del Paese, sottolineando al riguardo come la tendenza negativa in atto è stata corretta con gli interventi messi in campo dal Governo già a partire dallo scorso anno. Dopo aver rilevato che le decisioni della Banca centrale europea sul livello dei tassi di interesse assumono una maggiore incidenza sull’andamento dei conti pubblici dell’Italia, data la debolezza strutturale causata dal livello di debito pubblico, pone in evidenza l’efficacia della disposizione di cui al comma 507 dell’articolo 1 della legge finanziaria per il 2007, volta ad attuare una decisa azione di controllo e contenimento della spesa: messa in risalto l’efficacia di tale meccanismo, osserva che le disposizioni contenute nel decreto-legge sull’extragettito (n. 81 del 2007) presentano un’incidenza a suo parere accettabile sui risparmi pubblici conseguiti. In riferimento alla procedura di approvazione del bilancio di previsione, giudica estremamente positiva l’innovazione consistente nella riclassificazione dei capitoli di bilancio, con una maggiore trasparenza nell’informazione sulla struttura della contabilità pubblica. Posto altresì in rilievo che con il Documento si è proceduto anche ad un significativo ampliamento dei contenuti informativi, in particolare per ciò che concerne l’andamento delle entrate e i livelli della pressione fiscale, auspica che il valore della spesa primaria diventi un punto di riferimento del dibattito parlamentare, atteso che esso rappresenta un ulteriore importante elemento nella strategia volta a migliorare la qualità della spesa pubblica e a sostenere il processo di risanamento. In tal senso, ritiene che il Documento presenti gli elementi necessari per valutare gli obiettivi di indebitamento netto in rapporto al PIL. Conclude il proprio intervento, ribadendo che l’impostazione del Documento è coerente con la volontà di coniugare gli obiettivi di risanamento anche con le finalità di equità e di sviluppo economico.

Il senatore EUFEMI (UDC) preannuncia il proprio voto contrario sulla proposta del relatore.

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