Agenzia Fuoritutto: Preferenze e UDC, l’imbroglio elettorale di Casini

Agenzia Fuoritutto: Preferenze e UDC, l’imbroglio elettorale di Casini

PREFERENZE E UDC: EUFEMI, L’IMBROGLIO ELETTORALE DI CASINI

Roma, 6 novembre ’08 (Fuoritutto) “Casini sta agitando il problema delle preferenze sulla legge elettorale per le elezioni europee del 2009, creando uno spazio di manovra che si riduce giorno dopo giorno. La contromossa berlusconiana di non toccare nulla e di restare con quella attuale ha spiazzato tutti. Altro che vantare il successo del ritorno in Commissione. I problemi per gli italiani sono altri (costo della vita, mutui, posti di lavoro, risparmio, precariato, scuola etc) e delle elezioni europee che verranno in piena recessione non interessa nessuno. E’ dunque un falso problema”. E’ quanto ha detto l’ex senatore Maurizio Eufemi del Pdl in una dichiarazione a Fuoritutto.

“La questione, poi, riguarda – ha aggiunto Eufemi – essenzialmente i due partiti più grandi: PDL e PD perché con l’attuale struttura dei partiti è solo lì che gli elettori possono eventualmente scegliere all’interno della lista alimentando la competizione elettorale. Per tutti gli altri dai sottorappresentanti, dai piccoli fino a quelli medi – sulla base del risultato 2008 – riescono a far eleggere un solo parlamentare per circoscrizione e per l’UDC sarà lo stesso Casini in tutte le circoscrizioni seguito da Cesa e seguito da Buttiglione, poi da Tabacci e poi da Pezzotta. Quindi con il gioco degli incastri e delle dimissioni farà eleggere solo chi dice lui. Altro che libertà di scelta all’elettore. E’ una finzione assoluta; una precisa scelta partitica e centralista, sul modello centralismo democratico. Quelli nella lista dei piccoli partiti, quelli con rappresentanza fino all’8 per cento sono dei poveri martiri perché non hanno né mezzi finanziari (con le circoscrizioni interregionali come quelle attuali sono indispensabili ingenti risorse) né possibilità alcuna di essere eletti”.

“Casini – ha affermato Eufemi – vuole solo creare difficoltà al PDL perché sa che con la lista bloccata si possono creare tensioni nell’equilibrio della rappresentanza tra le aree del centro destra. Vuole utilizzare un fine nobile per interessi di bottega. Si smetta di parlare di libertà di scelta, affidata agli elettori perché si tratta solo di finzione mediatica e di imbroglio elettorale”.

“Una considerazione a parte merita il caso Pionati che non è una bocciatura per demerito. La defenestrazione – ha concluso Eufemi – trova spiegazione nell’inaspettata nomina di De Poli che non è certo un vivace comunicatore come Ronconi e si spiega solo con l’obiettivo di ‘normalizzare’ una situazione di eccessiva visibilità rispetto alla linea imposta dalla segreteria ufficiale e quella parallela “.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial