Le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia
risposta a Ernesto Galli della Loggia
Ernesto Galli della Loggia ha sollevato con ragione il problema delle celebrazioni del 150° anniversario della unità d’Italia finendo per amore del proprio Paese nell’ assumere posizioni qualunquiste e mettendo l’intera classe politica sullo stesso piano di responsabilità. Rifiuto l’idea del “vuoto di idee”. Purtroppo non può sapere che fin dall’aprile 2006, – quindi ben prima del 2007 – avevo presentato un disegno di legge che prevedeva la istituzione del comitato nazionale e la valorizzazione del “Polo Reale”. Appunto la valorizzazione del patrimonio culturale con la costituzione e valorizzazione di un percorso espositivo incentrato sulle residenze reali della dinastia sabauda alla quale va ascritto il processo di riunificazione nazionale. E proprio per evitare un programma autonomo come quello messo a punto dagli enti locali del Piemonte sollecitavo una forte intesa operativa tra Ministero dei Beni Culturali e Regione Piemonte. In nome dell’autonomia Saitta Bresso e Chiamparino affermano: noi mettiamo le idee, voi tutti mettete le risorse. I presidenti degli enti locali piemontesi Saitta Bresso e Chiamparino si sono mossi autonomamente ma chiedono che venga confermata come per il 2006, dunque per i giochi olimpici invernali, la conferma della lotteria istantanea, come se quella lotteria fosse piovuta dal cielo e non frutto di un lungo estenuante braccio di ferro in sede parlamentare con il Ministro dell’Economia Tremonti che limitò inizialmente a 30 milioni euro il limite di destinazione, salvo poi integrare a consuntivo il deficit di cassa con una ulteriore erogazione visto il successo di vendita dei biglietti. Il gratta e vinci per il 2011 è replicabile; potrà essere utile per i conti finali per adesso c’è bisogno di risorse immediate per avviare un progetto che significa avere memoria non attraverso i momenti meramente celebrativi, ma con qualcosa che resti concretamente visibile soprattutto per le giovani generazioni, così come fu realizzato per il 700° anniversario della Istituzione della Università di Torino, con opere strutturali destinate a quanti vivono quella Università. E’ stato accumulato ritardo. Si può ancora fare qualcosa. Il Ministro Bondi prenda urgentemente l’iniziativa nel rispetto della lettera e della ratio delle disposizioni del Codice dei Beni Culturali in materia di valorizzare fini museali del centro di comando dello Stato sabaudo (cosiddetto “Polo Reale”), comprendente il Palazzo Reale, la Biblioteca Reale, l’Armeria Reale, la nuova sede della Galleria Sabauda e il Museo di Antichità con l’attigua area archeologica. Questo vasto complesso di palazzi e musei, sito nel cuore di Torino, è stato testimone delle fasi di unificazione dello Stato e racchiude tra le sale auliche del Palazzo reale la Sala dello Statuto e la Sala del Trono, cui fanno corona le “maniche” destinate ad accogliere le collezioni storico-artistiche della casata, dalla pinacoteca alle raccolte archeologiche, librarie e d’armi per soddisfare e può essere quel desiderio che non è solo di Ernesto Galli della Loggia ma anche il nostro. Se sono stati compiuti errori dal Governo Prodi è allora compito dell’attuale Governo esaltando la memoria del Paese ed evitando iniziative dispersive che finiscono per tradire l’anniversario del 2011 e il significato più profondo della unità d’Italia.
Roma, 21 luglio 2009