Risposta a un post di Giovanni Bachelet sul sito Facebook
di Padre Francesco Occhetta scrittore di Civiltá Cattolica.
Voglio stare sul tecnico come ci raccomanda Padre Occhetta confortato dal metodo Chabod.
Dossetti affermò che la “Costituzione è suscettibile di singole modificazioni o completamenti omogenei… Quel che è inammissibile è ciò che si vorrebbe dalla cosiddetta destra… cioè un cambiamento tout court della nostra Carta Costituzionale, o di parti organiche (?) di essa.
Dunque una indicazione precisa. Quello che vale per la destra deve valere per tutti aggiungo io.
E dopo avere criticato il presidenzialismo all’italiana disse :” basterebbe introdurre l’elezione parlamentare del Primo Ministro, sia pure confermata dal Capo dello Stato è soggetta solo alla sfiducia costruttiva da parte dell’Assemblea che lo ha investito e che togliendogli la fiducia, deve designare a un tempo un nuovo Primo Ministro… “
Quanto al sistema delle garanzie costituzionali, soprattutto a favore delle minoranze
” l’intera costituzione vigente suppone il sistema elettorale proporzionale”
“L’elevazione a due terzi della maggioranza necessaria per l’approvazione in seconda deliberazione, da parte delle Camere, delle leggi di revisione costituzionale e delle altre leggi costituzionali (art.138,I) mantenendo ferma in ogni caso la possibilitá ora prevista di chiedere il referendum confermativo (art. 138 II).”
” elevazione a due terzi dei componenti di ciascun ramo del Parlamento della maggioranza per l’approvazione o modificazione dei regolamenti parlamentari.”
Potrei andare avanti. Mi fermo qui.
Non mi pare che sia stato realizzato il metodo Dossetti, neppure da coloro che si ritengono discepoli.
Altro che due terzi. Siamo in presenza di una maggioranza raccogliticcia, delegittimata dalla corte Costituzionale nel premio di maggioranza, con il peso determinante di transfughi. Il buon senso avrebbe dovuto portare ad un passaggio elettorale come suggerì Piero Alberto Capotosti, con funzione rileggittimante.
Quando poi si voglia affrontare il problema delle responsabilitá politiche della riforma del titolo V non abbiamo che da aprire il confronto libero senza pregiudiziali, sempre con il metodo Chabod.