Mario Tassone: l’esempio di Don Sturzo per ritrovare una grande storia!
Il 26 novembre del 1871 nasceva don Luigi Sturzo.
È doveroso ricordare una grande figura dell’Italia che riuscì a impegnare i cattolici nella vita politica fondando nel 1919 il Partito Popolare Italiano.
Erano anni di grande tormento per una Nazione che usciva da una guerra che aveva arrecato immense sofferenze. Don Luigi Sturzo fu testimone nel 1900 della nascita della Democrazia Cristiana di Romolo Murri. Proseguì nell’ impegno sociale con coraggio, anche attraverso il giornale “La Croce di Costantino” (da Lui fondato), in un Italia degradata dalle ingiustizie economiche e sociali. Don Sturzo portava l’esperienza della Sua Sicilia e del Mezzogiorno con i problemi economici, delle diseguaglianze e dei diritti civili. Fondò il partito di cattolici avendo come riferimento la “Rerum Novarum” di Leone XIII che avviava il sostanziale impegno nella vita politica dei cattolici dopo il lungo silenzio seguito alla ” Breccia di Porta Pia” del XX settembre del 1870 e al “non expedit”di Pio IX.
Ricordiamo la figura del “Sacerdote di Caltagirone” nel momento in cui cattolici e democratici cristiani, non rassegnati alla irrilevanza, cercano di affermare una cultura di valori sempre più sbiaditi.
L’esempio sturziano ci spinge in questa direzione. C’è bisogno di un patrimonio morale e civile a cui riferirsi senza il quale gli approdi risulteranno vani. Sturzo è testimone e protagonista della grande storia che va ripresa con convinzione, con rinnovato slancio e passione civile!