La Costituzione del 1948, il contratto e Rousseau
In questi giorni di avvio della legislatura, con un Parlamento sostanzialmente inattivo per mancanza di provvedimenti legislativi affiorano preoccupazioni sulla azione del Governo. L’assenza di iniziativa legislativa viene giustificata come miglioramento della vita dei cittadini! La strana alleanza viene giustificata da teorie politiche nuove. Nuovo-vecchio viene contrapposto a destra-sinistra. Si tratta di rimozioni troppo semplicistiche che servono ad avallare scelte che mettono in discussione gli orientamenti elettorali che poggiavano su programmi alternativi.
Ciò finisce per giustificare non il singolo cambio di casacca, ma quello di un intero blocco parlamentare, che ha avuto consensi elettorali su un programma condiviso dall’intero schieramento di centrodestra sia nella espressione di voto uninominale che in quello proporzionale. Si è giunti ad un accordo tra due schieramenti contrapposti che convergono su un “contratto” di programma, prendendo pezzi dell’uno e dell’altro in una sintesi difficilmente compatibile con i Trattati Internazionali.
Lo schema Destra-Sinistra riflette però in sé importanti riferimenti culturali che non possono essere sottaciuti, come conservazione-riformismo all’interno dei quali operano forze politiche, sociali, sindacali, culturali, formazioni sociali, corpi intermedi che nella loro specificità guardano alla crescita e al dinamismo del Paese.
Dentro lo schema Destra-Sinistra si ritrovano, nelle varie articolazioni, le forze della Conservazione come mantenimento dell’ordine esistente, posti di privilegio o restaurazione di posizioni passate da cui trarre vantaggi in contrapposizione alle forze del progresso e del cambiamento per rimuovere l’ordine esistente con gradualità nel rifiuto della radicalità.
Tutto ciò non può essere cancellato in nome del “Contratto” dando esaltazione alle teorie politiche che vendono nella società e il fondamento del potere politico, appunto nel “contratto” per fondare il potere sul consenso che per Rousseau è la sola forma di progresso.
E qui sorgono i problemi: quale è la funzione e il ruolo del potere legislativo?
E’ forse il popolo stesso ad autogovernarsi senza mediazione dei rappresentanti, mentre il governo ha il mero compito di applicare le leggi e quindi dà forza a una volontà altrui?.
Del resto avere costruito da parte del M5S, la piattaforma Rousseau come luogo del consenso dovrebbe fare riflettere. Rousseau era contrario a qualsiasi forma di governo rappresentativo in quanto sostenitore della democrazia diretta, quale Costituzione in cui la legge può essere formulata unicamente dal corpo politico cioè dai cittadini!.
Questa sarebbe solo la prima parte rispetto ad una concezione della democrazia in cui i magistrati, i componenti del governo, i parlamentari sarebbero solo incaricati del popolo.!. La Chiesa ridotta ad Associazione di fedeli! I partiti, poi, devono essere banditi dalla democrazia Rousseauviana per l’affermazione della democrazia totalitaria.
Del resto un primo assaggio lo abbiamo avuto con la trasformazione dei parlamentari in impiegati, sostituendo il principio di funzione in impiego. Un secondo assaggio lo abbiamo avuto con la presentazione al Capo dello Stato del Presidente del consiglio esecutore del contratto. Tutto avallato dalla piattaforma Rousseau per il M5S e dai Gazebo. Il terzo assaggio lo abbiamo avuto con la strampalata idea del comico genovese di nominare per sorteggio i senatori. Poi abbiamo il Ministro per i rapporti con il parlamento e la democrazia diretta che vuole introdurre il referendum propositivo abolendo il quorum di partecipazione! . E’ questa la democrazia se non lo stravolgimento della denocrazia parlamentare e delle regole costituzionali dell’equilibrio dei poteri della Costituzione del 1948 compresi quelli del Presidente della Repubblica?
Dunque viene presentata la cancellazione dello schema Destra-Sinistra, ma Di Maio secondo taluni farà le cose di sinistra (reddito di cittadinanza) e Salvini quelle di Destra (Immigrazione Flat tax).
Allora lo schema non è cancellato, ma semplicemente e utilmente nascosto. Serve a giustificare il “Contratto” serve a nascondere il trasformismo politico, ma dietro quell’accordo c’è qualcosa di più profondo, che quei corpi intermedi, in particolare Associazioni e fondazioni culturali, dovrebbero scorgere e affrontare senza indugi se non voglio essere risucchiati e cancellati dalla democrazia totalitaria.!
Roma, 3 luglio 2018