No al MES, si agli Eurobond per rafforzare l’Europa della coesione e della solidarietà

No al MES, si agli Eurobond per rafforzare l’Europa della coesione e della solidarietà

Viviamo gli impedimenti della epidemia costretti alla lettura anche senza entusiasmo per le abitudini di vita stravolte, la stessa domenica sembra un giorno uguale agli altri senza i riti della festività.
Dopo l’ultimo decreto che restringe ulteriormente la mobilità sociale s’é aperto il dibattito sulle scelte economiche per superare la emergenza. L’amico Attilio Lioi ha richiamato la mia attenzione su una intervista di Giulio Tremonti al quotidiano la Veritá. Particolarmente interessante per le indicazioni che offre. Innanzitutto di fronte ad un Parlamento chiuso per paura da questi prodi apritori di scatole di tonno, c’é il pericolo tentativo dell’uomo solo al comando così come si sta verificando con i poteri derivanti da decreti legge che autorizzano ripetuti DPCR perfino con norme penali senza passaggi e controlli parlamentari!
Già questo dovrebbe far sobbalzare sulle sedie. Tremonti volge lo sguardo al caso Tsipras e alla esperienza della Grecia. Già questo è illuminante. Collega il tutto al Mes, che allo stato non è né negoziabile né accettabile. Deve essere semplicemente messo da parte per evitare ricatti sul sistema paese in particolare sui risparmi degli italiani e sul sistema finanziario. Per superare la crisi c’è bisogno di una idea forte di Europa con un salto adeguato alla gravissima situazione. Gli eurobond ipotizzati da Tremonti in epoca non sospetta possono essere un valido strumento di intervento per affrontare la crisi è come sostegno reale alle famiglie e alle imprese. La crisi si supera con più Europa, con più forte coesione e solidarietà.
Il Coronavirus ha cancellato gli egoismi.
Una ultima considerazione. E con l’epidemia é finita la fase del trentennale free trade. Si apre una fase di fair trade che dovrà essere garantita e sviluppata se non si vuole alimentare disordine economico che rischia di essere destabilizzante a livello planetario.

C’era in passato chi aveva colto ed esposto queste preoccupazioni, ma purtroppo invano!

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