La governance e il Recovery Plan
Il punto ancora scoperto del Recovery Plan è la governance!
Cancellata quella iniziale che cristallizzava tutto il potere a Palazzo Chigi esautorando il
ministro dell’Economia, ancora non sappiamo quale direzione si vorrà prendere.
Potrebbe essere quella della delega alla Ricostruzione come nel Governo Parri con Enesto Rossi sottosegretario da luglio a dicembre del 1945 e nel Primo De Gasperi con il Ministero che fu affidato a Ugo La Malfa, da dicembre del 1945 a luglio 1946, non proprio un dilettante come dimostrerà la sua storia personale e politica. De Gasperi seguiva da vicino i dossier economici e finanziari anche per superare le valutazioni non concordanti tra Pella e Vanoni. Per coordinare la politica economica e finanziaria aveva rilanciato il CIR comitato interministeriale per la Ricostruzione nominandone segretario generale Mario Ferrari Aggradi! De Gasperi aveva l’umiltà di farsi dare lezioni di economia da Mario Ferrari Aggradi come ha ricordato Giorgio Tupini nelle sue testimonianze.
Oppure c’è la strada del Cipe comitato interministeriale della Programmazione economica ora diventato anche per lo sviluppo Sostenibile oppure del Cipi comitato interministeriale programmazione industriale che fu istituito con la legge 675 del 1977 per la riconversione industriale, soppressò nel 1993 con la legge 537.
I modelli non mancano.
Importante è fare una scelta in cui sono chiare e trasparenti le responsabilitá verso il Parlamento evitando la proliferazione di Authority che sfuggono a qualsiasi controllo.
I cosiddetti costruttori dovrebbero prendere esempio dai veri ricostruttori del dopoguerra.
Roma, 16 gennaio 2021