E’ scomparso Guido Bodrato
Lo avevo incontrato il 15 aprile a casa sua a Chieri. Dopo una settimana aveva perso sua moglie. Neppure due mesi e si è ricongiunto alla amata consorte.
È stato un incontro piacevole il nostro. Esprimeva un sorriso gioioso nonostante un carattere duro e forte.
Gli avevo raccontato degli incontri e dei colloqui con Luciano Benadusi, sul recupero dei numeri di Per l’Azione, sui cui si era cimentato nei primi anni cinquanta e sulla iniziativa che stavamo costruendo insieme per fine settembre sui movimenti giovani delle diverse aree culturali. Ne era felice. Era disponibile a dare il suo contributo seppure in collegamento telematico.
Poi la conversazione è scivolata sulla attualità politica e non si è tirato indietro con giudizi fermi ma anche indicazioni di fondo rispetto agli ultimi avvenimenti.
Provo a riassumerle:
La Cultura viene prima della politica che non può assoggettare la cultura;
vanno difesi gli Interventi dello stato nell’economia economia come avevano fatto autorevoli premi Nobel.
Da Ministro della Industria ha assolto questa funzione anche rispetto alla arroganza di certi imprenditori. Non era andato sul Britannia! Ha deprecato la cacciata di Feltri dal Domani dall’editore che imponeva la linea politica.
Si apre una stagione dei diritti ma anche dei doveri.
Ha voluto poi ricordare il recente incontro con il Presidente della Repubblica e la sua preoccupazione per i collaboratori che devono proteggerlo dalle insidie della comunicazione. Quasi un ruolo protettivo verso l’amico chiamato a così alta funzione.
Poi una analisi sulla provincia Giolittiana di Cuneo rispetto alla celebrazione del 25 aprile sulla Resistenza e alle migliaia di soldati della Taurinense deceduti sul Don.
Infine una riflessione sul razzismo visto da una angolatura familiare. Un figlio chiamato ad altissime responsabilità finanziarie a Londra superando la competizione con altre figure professionali di altre razze e nazionalità! Quasi il tormento che gli inglesi abbiano voluto privilegiare un bianco!
No caro Guido. Ha vinto una forte selezione internazionale! Non avere scrupolosi tormenti. Il Regno Unito ha un premier di origini indiane!
Resta nell’animo la sua forte inclinazione con la Sinistra Sociale di Donat Cattin unita a una visione politica spesso controcorrente e inascoltata soprattutto in tema di legge elettorale proporzionale e di presidenzialismo.
Roma, 9 giugno 2023