RELAZIONE DELLE COMMISSIONI 6A E 10A DEL SENATO SULL’AS 3328 “DISPOSIZIONI PER LA TUTELA DEL RISPARMIO E LA DISCIPLINA DEI MERCATI FINANZIARI”
Relazione Sen. Eufemi
Onorevole Presidente, Onorevoli senatori,
Nelle relazione scritta viene dato ampio conto delle modifiche intervenute sulla nuova normativa per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari nelle commissioni riunite Finanze e Industria sul testo trasmesso dalla Camera.
Non abbiamo perso tempo. Presentiamo all’esame dell’Aula una riforma di sistema che si integra con la recente normativa sul market abuse, con più forti poteri di indagine, alla quale aggiungiamo la costruzione di un secondo pilastro di un edificio che va consolidato in più strutture.
Quella che stiamo per affrontare è una riforma importante che abbiamo portato avanti con determinazione per aprire una nuova fase di difesa piena del risparmio in coerenza con i principi costituzionali fissati dall’articolo 47 della Carta Costituzionale.
Abbiamo salvaguardato l’impianto trasmesso dalla Camera senza rinunciare a interventi correttivi, migliorativi, e di perfezionamento.
Su multi punti si è registrato un consenso condiviso superando molte originarie contrapposizioni. E’ un dato positivo che va sottolineato.
Questa riforma va nella giusta direzione perché capace di innescare quel processo di trasformazione richiesto dal mutato contesto internazionale e dalla necessità di superare le difficoltà di adattamento del sistema italiano.
Viene affermata una cultura dei controlli mirando più al merito che alla forma, per tutelare più efficacemente il risparmio e i risparmiatori.
E’ stata preferita la vigilanza per finalità caratterizzata dalla presenza di più Autorità ognuna competente, ponendole in una nuova e funzionale articolazione di migliorare la loro capacità operativa, rispetto agli obiettivi di stabilità, trasparenza e concorrenza nonchè la specificità rispetto al sistema di vigilanza sul sistema assicurativo e sul sistema previdenziale.
Tale disegno è stato realizzato nella consapevolezza di quell’indispensabile rafforzamento della Consob, sia in termini di competenza che di risorse, già compiuto con il varo della disciplina degli abusi di mercato
Rappresenta una precisa e valida risposta ai mercati finanziari recuperando una più forte fiducia nel sistema e sul suo funzionamento.
Abbiamo operato per recuperare i ritardi nel determinare un più forte ed adeguato ambiente giuridico a tutela del risparmio, strumento e condizione essenziale per accrescere le potenziali di sviluppo del Paese che non possono prescindere dalla immissione di risparmio nei circuiti finanziari destinati al sostegno delle attività produttive e determinando una ripresa di investimenti finanziari piuttosto che scelte difensive di liquidità.
Vengono rafforzati i presidi a tutela degli investitori e dei risparmiatori predisponendo regole, procedure e controlli più semplici ed efficaci.
Rappresenta quell’indispensabile, profondo rinnovamento del diritto finanziario, del governo societario e dell’apparato sanzionatorio adeguandoli alla sfida di una economia globalizzata rafforzando le regole della democrazia e proteggendo i cittadini risparmiatori.
Lo dimostrano alcuni numeri particolarmente significativi, relativamente alle modifiche intervenute sul TUF (52) e sul TUB (12), nonché 7 principi di delega.
I risparmiatori sono stati al centro delle nostre scelte politiche e parlamentari.
Aggiungo un dato che merita di essere richiamato. Nella elaborazione delle norme è stata recuperata e affermata una centralità parlamentare che esalta la funzione del Senato e del Parlamento.
Sé ritenuto di mantenere sostanzialmente inalterata la parte relativa al governo societario, salvo modeste correzioni.
Sono state apportate significative innovazioni in materia di:
Interventi più radicali sulle società off-shore i cosiddetti paradisi fiscali, con una disciplina speciale volta ad assicurare trasparenza sulle società estere controllate da società italiane, con rafforzamento dei controlli per contrastare più efficacemente interventi elusivi rispetto alla normativa nazionale, rafforzando i poteri della Consob sulla possibilità di detenere il controllo di società in Paesi con gravi carenze sulle informative societarie;
Sul sistema dei compensi premianti (le stock options) affermiamo una cultura delle opzioni di crescita attraverso maggiore trasparenza e conoscenza degli azionisti; rispetto alla caduta di standard etici è necessario indirizzare comportamenti che orientino un corretto rapporto tra azionisti e manager fondato sulla trasparenza e sulla integrità.
in materia di rapporti banca impresa si è guardato a responsabilizzare l’autorità creditizia nella valutazione del credito concedibile attesa la funzione tipica di vigilanza prudenziale; si evitano quelle rigidità che avrebbero determinato un riassetto forzoso dell’azionariato delle banche quotate in Italia oltre che dannose conseguenze;
sulla circolazione dei prodotti finanziari é stata operata una scelta precisa: si è garantito l’obbligo di prospetto per le offerte fuori sede garantendo e tutelando i risparmiatori rispetto a rischi finanziari dei prodotti; tale condizione è parsa ineludibile rispetto alla esigenza di difendere il risparmio sulla vendita di prodotti assicurativi a contenuto finanziario. Ciò acquista ancora più forte significato in vista della disciplina del Trattamento di fine rapporto (TFR);
sulle società di revisione si è guardato agli orientamenti comunitari, puntando sulla qualità e sulla responsabilità;
l’uso della Guardia di Finanza viene garantita alle authority nell’esercizio dei poteri di vigilanza informativa e ispettiva loro attribuiti tenendo conto della riservatezza e del vincolo del segreto di ufficio.
l’impianto sanzionatorio è stato rafforzato, rendendolo più rigoroso ed efficace. Rappresenta uno dei cardini del provvedimento passando dalla natura contravvenzionale alla natura penale. Abbiamo ritenuto di superare la difficile applicabilità delle soglie con norme in linea con la disciplina europea in materia di bilanci societari adottando sanzioni penali effettive, proporzionate e dissuasive per le violazioni della informazioni societarie.
L’esigenza di tutela del risparmio emersa a seguito dei noti scandali finanziari viene confermata con le disposizioni recanti aumento delle sanzioni penali e amministrative.
Onorevole Presidente, Senatori,
Una buona legge può non essere sufficiente per impedire comportamenti fraudolenti o manipolazione dei conti.
Nonostante la Sarbanes-Oxley negli Stati Uniti vi sono registrati nuovi recenti scandali. Gli scandali non sono solo di oggi. Per Benedetto Croce “sono cose di tutti i tempi e di tutti i Paesi”
Compito del legislatore è tuttavia creare buone regole per rendere difficili comportamenti illeciti adeguando il quadro normativo alle asimmetrie createsi tra norme vigenti, prassi e comportamenti degli operatori che soprattutto in una economia globalizzata cercano di fuggire dalle giurisdizioni locali. Ecco perché si rende necessario intervenire sul diritto del mercato finanziario con risposte adeguate attraverso un costante adeguamento dei vincoli di comportamento che non sono solo giuridici ma anche morali perché il sistema economico e finanziario non è indifferente a tali comportamenti.
E’ necessario recuperare quel valore impalpabile che è la fiducia dei cittadini oltre che la certezza dei diritto soprattutto in sede giurisdizionale.
Essa è una determinante della crescita, se la si prepara attraverso un contesto di regole certe e rispetto delle stesse da parte di tutti i soggetti: autorità di controllo, istituzioni, emittenti, collocatori e sottoscrittori.
Approvare questa riforma in tempi brevi, perché diventi pienamente operativa non è l’obiettivo esclusivo del governo o della maggioranza che lo sostiene; riteniamo invece che tutti al contrario devono farsi carico di perseguire affinchè possa costituire un elemento fondamentale per favorire la crescita del Paese.
Questa legge non è una occasione perduta.
Sappiamo bene che non è l’unica occasione e neppure l’ultima per intervenire su un quadro economico-finanziario in continua evoluzione, per adeguare le infrastrutture normative in modo coerente. Tra queste rientreranno tra breve gli interventi sui conglomerati finanziari e sulle OPA.
Tutto ciò richiede un Parlamento capace di intervenire prontamente e con decisione evitando sterili e dannose polemiche. Sarebbe estremamente dannoso per l’immagine internazionale dell’Italia e del nostro sistema economico e produttivo non raggiungere, in tempi rapidi gli obiettivi che questa legge si pone.