Dichiarazione di voto su decreto legge n. 13

Dichiarazione di voto su decreto legge n. 13

EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, onorevole Sottosegretario, senatori, intervengo per esprimere il consenso del Gruppo UDC sul decreto-legge n. 13 del 2002 al nostro esame dopo le significative modifiche apportate dalla Camera dei deputati. Si recano disposizioni per assicurare la funzionalità degli enti locali, destinando maggiori risorse per il funzionamento delle Unioni dei comuni e con una significativa riserva alle comunità locali.

Sono state apportate modificazioni alla disciplina del Patto di stabilità interno chiamando gli enti locali, in particolare quelli con popolazione superiore a 5.000 abitanti, a concorrere al raggiungimento degli obiettivi programmatici assunti dal Governo in ambito europeo con il Patto di stabilità e crescita attraverso un doppio vincolo, sia rispetto al disavanzo che all’entità complessiva delle spese correnti, sia in termini di competenza che di cassa, uniformando i criteri e le modalità di calcolo con notevoli effetti semplificatori.

La Camera dei deputati ha modificato, con riferimento ai servizi a carattere imprenditoriale, la data di decorrenza delle diverse contabilizzazioni delimitate per questo tipo di servizi, incidendo altresì sul regime delle convenzioni con enti pubblici e privati.

Sono state ridotte le sanzioni per i comuni che risultassero inadempienti all’obbligo del Patto, perché i tagli eventuali ai trasferimenti come sanzione opereranno solo su quelli correnti e, quindi, sono salvate le spese per investimenti, limitando tali tagli al 25 per cento dei trasferimenti.

Va sottolineata positivamente la disposizione relativa all’outsourcing per gli enti locali che abbiano effettuato esternalizzazioni tese a premiare gli enti locali che hanno compiuto una scelta politica da cui ne siano derivati risparmi di spesa.

Di particolare rilievo risulta la soppressione di micro-interventi che avrebbero allargato il provvedimento con norme particolaristiche in linea con i richiami del Capo dello Stato. Si tratta di un’azione avveduta dopo quanto riscontrato con il decreto-legge sulla BSE.

Con la disciplina del canone per le insegne di esercizio si integra la disposizione dell’ultima legge finanziaria, prevedendo l’esenzione del canone oltre che dell’imposta. In tal modo si evitano possibili contenziosi in ambito locale con ripercussioni per l’Erario.

Giudichiamo altresì positiva la soppressione del termine per la richiesta di collaudo delle sale Bingo, stante la necessità di eliminare una complicazione tecnico-amministrativa difficile da gestire, che avrebbe potuto dare luogo ad una infinità di ricorsi. Sarebbe stato inimmaginabile, a 13 giorni dalla scadenza della proroga, realizzare il restante 25 per cento dei lavori, quando la spesa complessiva riguarda, oltre le opere murarie, anche attrezzature di impianti per i quali c’erano stati 10 mesi utili. Si sarebbe trattato di una grida manzoniana oltre che di un’inutile complicazione.

Per tutte queste ragioni, il Gruppo UDC esprime il voto favorevole al decreto-legge teso ad assicurare funzionalità agli enti locali. (Applausi dai Gruppi UDC:CCD-CDU-DE, FI e AN).

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