SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA 7ª COMMISSIONE PERMANENTE (Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport) Seduta n. 415 INDAGINE CONOSCITIVA SUI PROBLEMI DELLO SPORT 1º Resoconto stenografico SEDUTA DI GIOVEDI` 21 LUGLIO 2005 Presidenza del presidente ASCIUTTI* EUFEMI (UDC). Signor Presidente, mi ha un po’ sorpreso la risposta fornita dal presidente Carraro alle sue domande iniziali, posto che ci ha rappresentato un mondo in cui, francamente, non ci ritroviamo. Condivido inoltre moltissime delle considerazioni svolte dal senatore Castagnetti, sulle quali tornero` tra breve.Quanto alle mie perplessita`, tengo a precisare che, avendo partecipato all’indagine conoscitiva condotta dalla Commissione finanze sul settore dei giochi e delle scommesse – per altro ho qui con me i resoconti delle sedute – ho avuto modo di esaminare tutta la questione con dovizia di particolari e di rilevare che il grande nodo del calcio e` costituito dal problema del decremento delle entrate dovute al Totocalcio che, dopo un picco positivo registrato nel 1992, hanno avuto un inarrestabile andamento negativo.Cio` ha comportato una serie di provvedimenti che il Parlamento Senato della Repubblica XIV Legislatura – 17 – 7ª Commissione 1º Resoconto Sten. (21 luglio 2005) ha licenziato in favore del comparto e che hanno causato problemi e qualche brutta figura in sede comunitaria, non ultimo, quello che abbiamo votato ieri pomeriggio e che fa riferimento al famoso «decreto spalmadebiti ». La ragione di cio` va cercata – e` stato gia` segnalato – nell’assenza di una adeguata strategia di abbattimento dei costi, senza la quale non si possono inseguire i ricavi attraverso le varie fonti di entrata ed in tal senso credo che la Federazione potrebbe fare molto.Va detto inoltre che le partite, come dichiarato dal senatore Castagnetti, sono anche un «po’truccate»; e se e` vero che gli sportivi nei bar affermano di conoscere il risultato delle partite prima che vengano giocate – la questione degli arbitraggi e` scoppiata in maniera virulenta in Germania, ma non nel nostro Paese, e non si capisce come cio` sia potuto avvenire – qualche dubbio effettivamente insorge di fronte a goal fatti che non risultano entrati nella rete o a palle irregolarmente prese con le mani dai calciatori e per di piu` davanti agli occhi di tutto il mondo. La partita, e` quindi gia` truccata, anche tenuto conto che gli interessi in gioco in questa vicenda sono certamente molto piu` forti, al di la` delle opinioni buone o cattive che possiamo esprimere in questa Commissione. Lo riscontreremo in futuro posto che questa alterazione del rapporto riguarda tutto, e quindi il nostro rapporto con il Governo, ma anche con i grandi gruppi editoriali. C’e` insomma questo squilibrio, che naturalmente si riflette sulla posta in gioco. Mi chiedo, allora, se ci si renda davvero conto di quale sia la situazione del calcio italiano e dei risultati negativi che questa produce e non mi riferisco certo solo ai risultati negativi del calcio italiano nei campionati europei o mondiali degli ultimi anni a proposito dei quali il presidente Carraro ha portato una serie di argomentazioni che non sono, tuttavia, sufficienti a giustificarli. Bisogna infatti considerare le ricadute negative sul Totocalcio, e il conseguente decremento di quella che rappresentava l’entrata piu` cospicua dell’intero settore sportivo, tutti elementi questi che inducono a svolgere anche qualche considerazione in ordine alla credibilita` dell’intero sistema. Una credibilita` che dobbiamo in qualche modo riconquistare – che non e` quella cui si riferiva il senatore Castagnetti, il quale ha parlato dell’ipotesi di costruire piu` campionati come nella boxe – cercando di difendere un fenomeno rispetto al quale l’intero Paese manifesta ancora una grande passione.PRESIDENTE. Senatore Eufemi, per ragioni di tempo, le chiedo di formulare a breve le sue domande.EUFEMI (UDC). Arrivo subito al punto, signor Presidente, mi scuso ma l’audizione odierna costituisce un’occasione troppo importante per non approfittarne…PRESIDENTE. La prego di essere conciso.EUFEMI (UDC). Signor Presidente, seguo le questioni con grande attenzione e non vengo qui a parlare come farebbe uno sprovveduto. In tema di doping ho presentato una interrogazione alla quale ha risposto in Aula lo scorso 17 marzo il sottosegretario Pescante. In tale testo si chiedevano chiarimenti in ordine alla vicenda cui ha accennato anche il senatore Castagnetti, ovverosia quella di un medico che e` stato condannato per aver prescritto sostanze dopanti. Rispetto a tale vicenda che cosa ha fatto la Federazione e perche´ non e` intervenuta rapidamente la giustizia sportiva e si e` dovuto attendere l’intervento della magistratura ordinaria?Ebbene, mi risulta che la Federazione non abbia posto in essere alcuna iniziativa e questo e` il punto fondamentale. Che messaggio diamo ai giovani a fronte di questo grave fenomeno? Non si puo` scaricare la responsabilita` (come pure ho sentito fare) solo sulle famiglie che hanno il mito del calciatore! E`necessario invece disporre dei controlli seri, a tappeto, estesi anche alle societa` sportive, al fine di rilevare i consumi di certi medicinali, si guardi quindi alle societa` sportive, intervenendo in maniera decisa ed efficace.Ripeto, quale messaggio diamo ai giovani, rispetto ad un mondo che parla solo di soldi, di miliardi e – quindi – anche di droga? Che cosa stanno facendo e hanno fatto gli organismi federali per reintrodurre regole che valorizzino i giovani? Anche per quanto riguarda i vivai, le indicazioni che oggi ci sono state date sono insufficienti. C’e` bisogno di promuovere questo settore soprattutto sotto il profilo della promozione dei valori sportivi che costituiscono un elemento fondamentale. I giovani devono avere la prospettiva di giocare a calcio, ma il loro futuro non deve essere affidato ai procuratori, ma, piuttosto, ai valori e al talento sportivo. Questo e` il punto fondamentale. Abbiamo visto troppi intrecci conseguenti all’operato dei procuratori, che alterano e non giustificano i risultati o l’affermazione di un giovane nell’ambito di una societa` calcistica.E `importante affermare una cultura dei valori sportivi proprio a partire dai giovani, garantendo una loro maggiore presenza: queste sono le regole che devono essere fissate. Bisogna ad esempio limitare il numero delle rose che non puo` essere ampliato all’infinito per cui il giocatore che viene squalificato o che subisce un infortunio non determina alcun problema alla societa` che si puo` permettere di disporre di 30-40 giocatori, ma penalizza gravemente chi non ha tale possibilita`, proprio perche´ cio` non favorisce un riequilibrio tra le societa`. Tutto questo riguarda i giovani e la Federazione in proposito puo` fare molto, intervenendo rapidamente perche´ stiamo parlando di regole che appartengono allo sport.Quanto ai bilanci di alcune societa` calcistiche, va segnalato che essi sono «gonfiati» a causa dall’incremento spropositato dei diritti televisivi, condizione di cui non usufruiscono pero` altre societa`, il che determina una differenziazione e una alterazione della loro capacita` di stare sul mercato.Signor Presidente, non sono venuto in questa sede per difendere la Salernitana, il Perugia, il Torino o il Genoa, in quanto il mio e` un discorso di carattere generale, non essendo interessato – ripeto – ad alcuna di queste vicende dell’attualita` politica e parlamentare. Voglio tornare brevemente sulla questione dei procuratori e sull’intreccio tra questi ultimi e le societa` che crea gravissime alterazioni.Mi chiedo per quale ragione la Federazione non intervenga ad esempio ponendo dei limiti al numero di giocatori che possono essere rappresentati da un procuratore, ai passaggi di societa` e ai contratti che configurano un aggiramento di tipo fiscale attraverso la stipula di contratti onnicomprensivi, che tutelano il calciatore ma da cui consegue una perdita di gettito per lo Stato. E `quindi una questione che va regolamentata e sulla quale la Federazione italiana gioco calcio puo` intervenire. E` in corso di esame la riforma in materia di diritto societario ed e` prevista una norma in base alla quale per quanto riguarda le societa` di revisione se un partner viene giudicato responsabile di determinate azioni non puo` passare ad un’altra societa`, ed inoltre e` opportuno prevedere un intervallo di tempo da interporre tra la libera professione e il rapporto diretto con una societa` calcistica.Queste, a mio avviso, sono le questioni da affrontare in maniera determinante. Non intendo dilungarmi oltre rispetto a quanto gia` sottolineato, se non per evidenziare la necessita` che presidente Carraro si faccia carico di un problema che considero fondamentale.Non e` piu` possibile immaginare di poter garantire il prestigio del calcio italiano solo guardando ai Campionati europei del 2012, posto che vi e` la pressante necessita` di agire nell’immediato per restituire credibilita` al sistema, ricorrendo a regole piu` rapide, forti, e severe al fine di ricostituire una etica del calcio in cui prevalga il valore sportivo rispetto al business e ai diritti televisivi. Queste, in conclusione, erano le considerazione che intendevo porre. |