Raccolti i discorsi del senatore Eufemi: LA POLITICA DIVENTA UN LIBRO
ROMA – Si chiama “Dal Parlamento al quotidiano” ed è un testo che raccoglie gli interventi del senatore Maurizio Eufemi. Si chiama così, ma potrebbe anche chiamarsi in altro modo; per esempio “Dal quotidiano al Parlamento”. Il suggerimento di invertire i termini del titolo viene dall’economista Luigi Cappugi, uno dei relatori alla presentazione del libro, tenutasi nella Sala dei Papi di Palazzo Altemps. “Questo perché – osserva Cappugi – nei suoi interventi si nota sempre l’attenzione per i problemi della gente e le sue proposte hanno come obiettivo realizzare il principio della centralità della persona.” Non è l’unico, Cappugi, a parlare di Maurizio Eufemi e del suo libro in termini positivi. Tutti i relatori presenti alla serata hanno passato con il senatore momenti politici importanti. Da Vincenzo Mannino, docente Luiss che con lui ha condiviso la battaglia della “Assemblea degli esterni”, a Claudio Vasale, direttore di Lumsa News, che lo ha incontrato nel gruppo Dc nei duri periodi del terrorismo. E ancora, da Rocco Buttiglione, che con lui cercò di salvare i valori della Democrazia Cristiana erosa dallo scandalo Tangentopoli, a Giampiero Cantoni, suo attuale compagno di banco nella Commissione Finanze.
I testi raccolti nel libro affrontano tematiche diverse: si parla di politica economica, questioni sociali, scuola, politica estera e politica tributaria. Spiccano in particolare gli interventi sulla immigrazione, sulla Legge Finanziaria, sull’impegno italiano in Afghanistan e sulla vicenda Telekom Serbia. Tanti argomenti ma un unico comun denominatore: la volontà di portare le richieste della gente comune in Parlamento. Il senatore Giampiero Cantoni non ha dubbi: gli interventi di Eufemi, vero ‘animale politico’ per dirla alla Aristotele, vogliono sempre valorizzare il primato della istituzione – famiglia. Vincenzo Mannino invece si sofferma su una frase, solo in apparenza banale, ritrovata tra gli interventi presenti nel libro: “È necessario partire dalla realtà, e la realtà non può che essere quella vera.” Parole che sono, secondo Mannino, “segno di determinazione insistente ed appassionata.” Per Claudio Vasale la figura di Eufemi “è esempio di autonomia pur nel rispetto e nella lealtà al suo partito e alla coalizione, in un periodo – precisa il direttore di Lumsa News- in cui le decisioni non si prendono più in Parlamento, ma al di sopra o al di sotto dello stesso. Ed è perciò stesso la dimostrazione dell’importanza del Parlamento in un’epoca in cui la tendenza delle democrazie va in direzione del rafforzamento dell’esecutivo e di leadership forti e personali.” Rocco Buttiglione ha ripercorso le tappe del suo rapporto di lavoro con Eufemi, che ha sempre considerato come un esempio fin dagli albori della sua attività politica, ricordando tra le altre cose il suo emendamento che nel 2002 migliorò il sistema universitario. Il Ministro per le politiche comunitarie rifiuta però l’idea che Eufemi non abbia mai cercato il compromesso: “La politica è una continua ricerca di compromessi. Senza farli non si arriva a nulla, ma ci vuole coscienza per non superare la soglia e scivolare nella demagogia. Ma per fare compromessi bisogna amare la verità.” Quella che Eufemi sembra amare e ricercare.
DAVIDE RUSSO (LUMSA NEWS)