MAURIZIANO: UDC TORINO, NO A SMEMBRAMENTO
Salvaguardare l’autonomia e soprattutto il ruolo istituzionale dell’Ordine Mauriziano, contro ogni ipotesi di smembramento di una realta’ storica importantissima per il Piemonte. Lo chiedono, in un’interpellanza al Presidente del Consiglio, i senatori dell’Udc Maurizio Eufemi e Tomaso Zanoletti, richiamando l’attenzione sulla specificita’ dell’ordinamento giuridico dell’ente. “Fin dal riconoscimento dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica – ricorda Tomaso Zanoletti – all’Ordine Mauriziano sono sempre state riconosciute la natura pubblica e la specificita’ istituzionale. Anche le leggi di riforma sanitaria hanno sempre fatto salvo l’ordinamento giuridico proprio dell’ente e la sua unitarieta’”. Il commissariamento straordinario, riconfermando nell’aprile scorso l’incarico al Prefetto Anna D’Ascenzo, pone la questione dell’alienazone del consistente patrimonio urbano e fondiario dell’Ordine Mauriziano, per fronteggiare la pesante situazione di deficit e pagare i debiti pregressi. “L’Udc – sostiene Giorgio Zimbaro, segretario cittadino del partito – ritiene che il ricavato dell’alienazione dovrebbe essere impiegato per il pagamento dei debiti, ma che il patrimonio storico e artistico debba restare di proprieta’ dell’Ordine Mauriziano, difendendone l’autonomia. Non solo, ma all’Ordine stesso spetta il diritto e il dovere di farsi garante per i lavoratori. Smembrarlo definitivamente significherebbe cancellarne il ruolo e far venire meno la missione svolta per i cittadini piemontesi e italiani, con chiara finalita’ di assistenza pubblica”. (AGI)
Interpellanza
Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei Ministri per sapere – premesso che:
– l’Ordine Mauriziano, posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ente di diritto pubblico previsto dalla XIV disposizione transitoria e finale della Costituzione, svolge la propria attività ed attua i propri fini istituzionali ai sensi della legge speciale 15 novembre 1962, n. 1596, approvata in attuazione della citata disposizione costituzionale;
– le successive leggi di riforma sanitaria, a partire dalla legge n. 833 del 1978, hanno sempre ribadito la natura pubblica dell’Ente, la collocazione nell’ambito della sanità pubblica delle prestazioni erogate dagli ospedali mauriziani, la natura obbligatoria del rapporto convenzionale da parte della Regione Piemonte;
– le stesse leggi di riforma sanitaria hanno sempre fatto salvo l’ordinamento giuridico che regola il funzionamento dell’Ordine, imponendo a quest’ultimo l’applicazione nella normativa riguardante le Aziende sanitarie locali ed ospedaliere, solo «in quanto compatibile», proprio per la dovuta salvaguardia della legge speciale regolante l’attività dell’Ordine;
– la rilevanza pubblica dell’Ente è oltremodo sottolineata dalla disposizione della citata legge speciale che attribuisce al Ministero dell’interno e al Ministero del Tesoro il controllo su alcuni atti assunti dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente;
– numerose sentenze del Consiglio di Stato hanno riaffermato, nel corso degli ultimi anni, l’unitarietà dell’Ente, pur nella pluralità dei compiti affidati, garantendo al Mauriziano una tutela derivante dalla configurazione costituzionale e dal ruolo del Patronato esercitato dalla Presidenza della Repubblica;
– in considerazione del grave stato di disavanzo manifestatosi nei bilanci dell’Ente, a partire dal 1998, con decreto del Presidente della Repubblica 19 settembre 2002, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 12 ottobre 2002, n. 240, si è provveduto allo scioglimento degli organi ordinari dell’Ordine Mauriziano ed è stato nominato, per una durata di sei mesi, commissariato straordinario il prefetto dott.ssa Anna D’Ascenzo;
successivamente, con il decreto del Presidente della Repubblica 8 aprile 2003, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 15 maggio 2003, n. 111, si è provveduto alla proroga del suddetto incarico commissariale, sino al 30 aprile 2004;
– in data 27 aprile 2004, risulta essere stato adottato un decreto del Presidente del Consiglio con il quale si dispone la nomina ex novo del succitato prefetto D’Ascenzo a commissario straordinario dell’Ente Ordine Mauriziano;
– la convenzione stipulata tra il commissario dell’ente Mauriziano e la regione per la disciplina dello svolgimento dell’attività sanitaria da parte dei presidi sanitari mauriziani, ai sensi dell’articolo 8-quinques del decreto legislativo n.. 502 del 1992, ha riconosciuto l’ente ordine Mauriziano quale soggetto accreditato a svolgere prestazioni di assistenza e cura di natura pubblica, ai sensi dell’articolo 8-quater dello stesso provvedimento legislativo, e tale riconoscimento era stato effettuato precedentemente al commissariamento dell’ente sin dalla data di prima applicazione della suddetta legge sul territorio regionale;
– se non si ritenga che il ricavato dall’alienazione del consistente patrimonio urbano e terriero dovrebbe essere impiegato per il totale pagamento dei debiti accumulati dell’ente ed il patrimonio storico artistico dovrebbe restare di proprietà dell’Ordine Mauriziano medesimo il quale, secondo la legge che lo presiede, dovrebbe essere titolato a gestirlo con tutte le sue attività;
– se non si ritenga che l’Ordine Mauriziano debba, in ogni caso, farsi garante e tutelare i lavoratori dell’Ordine stesso;
– se non si ritenga di cancellare l’ipotesi dello smembramento dell’ente che ne comprometterebbe definitivamente la mission, anche alla luce del ruolo che ha svolto negli anni per i cittadini piemontesi e non, con chiara finalità pubblica;
– se non ritenga che vi sia la necessità di mantenere l’autonomia di questo storico istituto prevedendo soluzioni che, attraverso un regime di convenzione con la Regione Piemonte, consenta di salvaguardarne la piena autonomia finanziaria e gestionale;
– quali concrete azioni si intendano avviare per garantire la unitarietà dell’ordine Mauriziano, condizione essenziale per mantenere e salvaguardare la missione istituzionale dell’ente.
Sen. Eufemi
Sen. Zanoletti