Interrogazioni del Sen. Eufemi su bilancio ferrovie dello Stato e pendolari di Torino risposte e relative sue repliche

Interrogazioni del Sen. Eufemi su bilancio ferrovie dello Stato e pendolari di Torino risposte e relative sue repliche

Presidenza del vice presidente CAPRILI

Svolgimento di interpellanze e di interrogazioni (ore 10,06)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca lo svolgimento di interpellanze e di interrogazioni. Sarà svolta per prima l’interpellanza 2-00109 sul bilancio consolidato del gruppo Ferrovie dello Stato. Ha facoltà di parlare il senatore Eufemi per illustrare tale interpellanza.

EUFEMI (UDC). Con l’interpellanza in oggetto, presentata immediatamente dopo l’approvazione della legge finanziaria, volevo fare chiarezza e porre alcuni interrogativi al Governo rispetto ad una vicenda delle Ferrovie dello Stato, un gruppo importante sia per numero di dipendenti che per il fatturato, il cui bilancio 2005 non era stato presentato in maniera pubblica e quindi non era dato conoscere i dati ufficiali. Noi eravamo ancora in presenza soltanto di un comunicato del maggio 2005 e sul sito ufficiale delle Ferrovie questi dati di bilancio non venivano presentati.

Avevamo poi delle informazioni sommarie rispetto alla semestrale, che si stava chiudendo con una perdita di 1.022 milioni di euro, e ad un presunto “buco” a fine anno che poteva arrivare a 1.707 milioni di euro. Al tempo stesso in Commissione sono stati auditi il neo presidente Cipolletta e l’amministratore delegato Moretti, i quali hanno presentato un quadro catastrofico, naturalmente con l’intento di richiedere risorse aggiuntive da parte dello Stato in qualità di azionista. In quell’occasione scoprivamo anche che Trenitalia, pur presentando perdite così forti e pur essendo una società interamente pubblica, risultava main sponsor privato per l’anno 2006 della fondazione Roma Europa e veniva erogata una sovvenzione. Questa è veramente una anomalia, perché una società che è in perdita dovrebbe fare in modo di comprimere i costi, cercare di ridurre gli sprechi e fare quelle operazioni perlomeno di window dressing in previsione della chiusura del bilancio.

Chiedevo così al Ministro dell’economia e delle finanze se era tollerabile che questo genere di aiuti da parte di una società pubblica in stato di gravissime perdite fosse compatibile con la lotta al risanamento e l’azione di compressione della spesa che lo stesso responsabile del Dicastero andava predicando, soprattutto dopo aver fatto un parallelismo con la situazione economico-finanziaria del 1992.

Chiedevo inoltre se non riteneva opportuno assumere per quanto di competenza iniziative concrete e urgenti al fine di evitare che società in perdita potessero sovvenzionare surrettiziamente a carico della fiscalità generale manifestazioni che dovrebbero essere invece unicamente finanziate dai soci, oppure dalle comunità locali, dai governi locali, rispetto ai quali questi soggetti fanno riferimento.

Occorre considerare anche che venivamo da una vicenda altrettanto oscura. Infatti, il comma 1364 della finanziaria – pubblicata il 27 dicembre 2006 – dispone l’entrata in vigore della legge dal 1° gennaio 2007, ad esclusione però dei commi 966, 967, 968 e 969, proprio quelli che fanno riferimento al gruppo Ferrovie dello Stato. Quindi, questa anomalia “illuminava” la vicenda del bilancio delle Ferrovie nella sua interezza perché tali commi servivano a costruire il bilancio del gruppo Ferrovie dello Stato. Pertanto, nell’interrogazione si chiede di sapere quando saranno disponibili i dati del bilancio consolidato del gruppo Ferrovie dello Stato (cosa che è avvenuta puntualmente con grandissimo ritardo e dopo l’approvazione la legge finanziaria) e se non si ritenga conforme alla normativa vigente sulle società per azioni che il bilancio 2005 della holding gruppo Ferrovie dello Stato non sia, come risulta all’interrogante, ancora disponibile per gli organismi pubblici e privati istituzionalmente competenti. Il Parlamento era all’oscuro di questo bilancio. Di conseguenza, abbiamo rivolto domande, da un lato, in ordine a questa vicenda legata alla legge finanziaria 2007 che configurava un intervento anomalo perché aveva effetti sul 2006 rispetto alle Ferrovie dello Stato, dall’altro, in merito alle forme di spreco date dalle sovvenzioni e, dunque, alla necessità di adottare atteggiamenti e comportamenti coerenti rispetto a situazioni ormai intollerabili. Per queste ragioni, mi attendo dal rappresentante del Governo, che ringrazio per la sua presenza, risposte puntuali in ordine ai quesiti posti perché le società per azioni sono tenute alla trasparenza nei dati di bilancio, cosa che non abbiamo riscontrato in questa vicenda.

PRESIDENTE. Il rappresentante del Governo ha facoltà di rispondere all’interpellanza testé svolta.

 TONONI, sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze. In merito innanzitutto alla fondazione “Romaeuropa” la società Ferrovie dello Stato ci ha comunicato che agli inizi del 2006 la fondazione medesima propose alla società Ferrovie dello Stato la partecipazione alla manifestazione “Romaeuropa Festival” prevista a Roma nel periodo 29 settembre – 9 dicembre 2006. Vi furono poi una serie di contatti con i rappresentanti della Fondazione al fine di verificare l’esistenza delle condizioni necessarie per la definizione di un accordo, al quale Trenitalia decise infine di aderire. L’accordo fu siglato il 10 luglio 2006. Il “Romaeuropa Festival” rappresenta, nel proprio settore, una delle più rilevanti manifestazioni europee e, pertanto, è stata considerata l’opportunità di diffondere tra le diverse migliaia di partecipanti agli appuntamenti del Festival la conoscenza delle nuove “fidelity card” di Trenitalia destinate alla clientela (ovvero le 4 Carte Viaggio che avevano sostituito le precedenti Intercity Card e Carta Club Eurostar).

La partecipazione alla sponsorizzazione del “Romaeuropa Festival” è stata ritenuta, quindi, un valido canale per la diffusione di nuovi prodotti, oltre che di acquisizione di clientela e di promozione, avendo, peraltro, Trenitalia, in qualità di “Main Sponsor”, la possibilità di accedere ad una serie di iniziative collegate alla manifestazione, particolarmente efficaci sotto l’aspetto della comunicazione e del marketing.

Per quanto riguarda le condizioni economiche, la società Ferrovie dello Stato ha precisato che l’accordo raggiunto con la “Fondazione Romaeuropa” – a fronte di un importo complessivo contrattualmente determinato in 54.500,00 euro più IVA – ha comportato per Trenitalia un esborso effettivo, al netto dell’IVA, di 29.500,00 euro (in quanto la parte restante è stata, di fatto, compensata dall’acquisto, da parte dell’organizzazione, di spazi sui canali di diffusione e comunicazione di Trenitalia), riducendo, quindi, ad un quinto il proprio impegno economico, rispetto alla cifra inizialmente richiesta dall’organizzazione e mantenendo, comunque, le medesime caratteristiche di partecipazione (ruolo di “Main Sponsor” e prerogative connesse).

L’impegno finanziario di Trenitalia per la sponsorizzazione in questione riguarda peraltro l’esercizio 2006; attualmente, in considerazione della situazione economica contingente, sono sospese tutte le attività del medesimo genere che implichino impegni economici di qualsiasi importo. Per quanto concerne, infine, il bilancio 2005 della società Ferrovie dello Stato S.p.A. civilistico e consolidato, si fa presente che lo stesso è stato depositato in data 26 luglio 2006 presso il Registro delle imprese, tenuto dalla Camera di commercio, ed inoltre inviato in forma cartacea agli enti istituzionalmente interessati ed inserito sul sito www.ferroviedellostato.it in data 23 gennaio 2007.

EUFEMI (UDC). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

EUFEMI (UDC). Signor Presidente, non posso certamente ritenermi soddisfatto della risposta fornita dal sottosegretario Tononi. Infatti, da un lato, il rappresentante del Governo ha confermato quanto avevo segnalato nell’interrogazione a mia firma, vale a dire la pubblicazione del bilancio in data 23 gennaio 2007 e quindi in forte ritardo e successivamente all’anno di competenza; dall’altro lato, egli ha affermato che il bilancio è stato depositato presso il Registro delle imprese il 26 luglio 2006, ma in realtà questo bilancio è risultato introvabile perché chiunque lo avesse richiesto non è stato in grado di averlo. Del resto, ne fa conferma il fatto stesso che l’intervento della finanziaria sia giunto proprio per determinare le nuove condizioni di bilancio. Ribadisco, pertanto, la mia totale insoddisfazione. Per quanto attiene all’importo erogato rispetto alla Fondazione Romaeuropa, il sottosegretario Tononi ha fatto presente che si tratta di un importo limitato e comunque legato a spazi istituzionali di pubblicizzazione su canali di diffusione dei prodotti.

Credo invece che le Ferrovie debbano pensare al proprio prodotto, a migliorare i servizi, a garantire la puntualità dei treni, ad assicurare un servizio efficiente senza spendere simili cifre.

Signor Presidente, ricordo che alcuni anni fa – mi rivolgo anche al sottosegretario Tononi che forse in quel periodo era all’estero – la rete ferroviaria italiana ha fatto una grande campagna pubblicitaria per quanto attiene alla rete. Sottolineo, però, che in un regime di monopolio non c’è bisogno di fare pubblicità perché l’armamentario appartiene unicamente alla rete ferroviaria italiana. Il fatto che negli anni scorsi il gruppo Ferrovie dello Stato abbia avuto un budget di relazioni esterne di oltre 100 miliardi di lire (forse è stato un po’ ridotto, ma quella era più o meno la reale dimensione) indica che quelle cifre servono ad altri scopi.

Anche questa forma di pubblicità rappresenta un modo per acquistare consenso sulle emittenti e sulle radio locali, che poi ridetermina un’oppressione rispetto alla volontà dei cittadini di conoscere la reale situazione. Potrei verificare, attraverso un grande motore di ricerca, il numero delle pagine dedicate al funzionamento delle ferrovie, ma non lo faccio “per carità di patria”; si troverebbero persino sui siti Internet di forze di Governo, come i Comunisti italiani e i Democratici di sinistra.

Lo stesso Presidente del Consiglio, nei giorni scorsi, è intervenuto per richiamare l’attenzione sul funzionamento dei treni, sui disagi esistenti e sui servizi definiti dallo stesso presidente Prodi “da Terzo mondo”, soprattutto per i pendolari. Ciò dimostra la necessità di un intervento rispetto invece ai fortissimi ritardi che si stanno registrando. Signor Presidente, vorrei sapere se il tempo a mia disposizione sta per terminare.

PRESIDENTE. Lei dispone ancora di 55 secondi.

EUFEMI (UDC). Mi spiace. Comunque, potrei affermare che l’analisi del bilancio 2005 induce a molte valutazioni e considerazioni a fronte delle riduzioni del valore della produzione. I ricavi da clientela e da servizio pubblico coprono soltanto il 62 per cento dei ricavi. Il risultato economico è influenzato anche dalla legge n. 488 del 1998 e dalla diminuzione degli ammortamenti del 50 per cento. L’indebitamento finanziario sfiora i 19 miliardi di euro: questi sono i dati in euro e registrano un incremento del 34 per cento rispetto al 2004. Questi sono i dati di bilancio delle Ferrovie dello Stato. Ritengo che debba essere fatto molto, ma tornerò sugli altri aspetti nella prossima interrogazione.

Credo che occorra affrontare il problema degli sprechi, amministrando correttamente la spesa, e quello del controllo di gestione, se vogliamo fare passi avanti nella direzione di un servizio sempre più efficiente e di qualità.

PRESIDENTE. Segue l’interrogazione 3-00436 sul trasporto ferroviario in provincia di Torino. Il rappresentante del Governo ha facoltà di rispondere a tale interrogazione.

TONONI, sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze. Le Ferrovie dello Stato ci hanno comunicato quanto segue: La linea Torino-Ivrea è servita sia da collegamenti diretti con tempi di percorrenza di circa 50 minuti, che da treni regionali inseriti nell’intervallo di quelli diretti, tutti in cadenzamento orario. I monitoraggi effettuati nei primi tre mesi dell’anno in corso hanno rilevato che le performance di puntualità nella fascia di arrivo entro 5 minuti dall’orario previsto, hanno avuto un graduale miglioramento rispetto all’analogo periodo del 2006. In particolare, nei mesi di gennaio e febbraio 2007, gli standard di puntualità entro la fascia 0-5 minuti hanno superato l’86 per cento mentre quelli nella fascia 0-15, il 98 per cento.

Per quanto attiene i treni in servizio, al fine di migliorare la qualità e il comfort di viaggio per i passeggeri, Trenitalia, in accordo con le Regioni Piemonte e Valle d’Aosta, ha definito un programma finalizzato al rinnovamento dell’attuale parco rotabile, prevedendo l’acquisizione di nuovi treni. In particolare, a seguito dell’accordo con la Regione Valle d’Aosta, a partire dal mese di giugno 2007, sulla linea Torino-Ivrea-Aosta saranno immessi in circolazione 9 treni Minuetto di ultima generazione. Inoltre, sul collegamento Chivasso-Ivrea, a seguito del completamento dei lavori di elettrificazione della linea, verrà impiegato anche materiale elettrico più recente rispetto a quello diesel attualmente in circolazione.

Peraltro, il recente incremento degli interventi di manutenzione, effettuati sul materiale rotabile nei primi mesi del 2007, ha comportato una sensibile diminuzione del ricorso alla soppressione dei collegamenti per guasti, quantificabile intorno al 60 per cento. Per quanto concerne la sicurezza a bordo del treno, oltre all’intensificazione dei controlli, tesi a limitare il fenomeno dell’evasione dei biglietti ferroviari ed a migliorare l’assistenza alla clientela, sono state poste in essere le seguenti iniziative finalizzate a tutelare maggiormente la sicurezza dei passeggeri: agevolazioni tariffarie per i funzionari delle forze dell’ordine che forniscono assistenza al personale di scorta treni; servizio di assistenza alle fasce deboli (anziani, scolaresche, eccetera) svolto su alcuni treni da parte di agenti di polizia a riposo dell’A.N.P.S. (Associazione nazionale Polizia di Stato); infine, installazione di sistemi di video-sorveglianza a bordo per il materiale rotabile rinnovato (il nuovo materiale è già dotato di tale dispositivo).

Per quanto riguarda la linea Torino-Milano, anche i monitoraggi effettuati sulla linea stessa nei mesi di gennaio e febbraio 2007 hanno rilevato un graduale e sensibile miglioramento delle performance di puntualità rispetto a quelle del medesimo periodo dell’anno precedente. Infatti, gli standard di puntualità nella fascia di arrivo entro i 5 minuti hanno superato il 91 per cento, mentre quelli della fascia 0-15 minuti si sono attestati intorno al 97 per cento. La società Ferrovie dello Stato ha precisato che le tariffe degli abbonamenti regionali del Piemonte attualmente in vigore sono ancora quelle adottate dal mese di ottobre 2002 e che da tale data non sono state oggetto di alcun aumento. Per quanto concerne, invece, gli aumenti tariffari dei collegamenti della media/lunga percorrenza attuati dal 1° gennaio 2007, questi consentiranno un recupero solo parziale del tasso di inflazione, permettendo, comunque, di avviare un progressivo riallineamento dei prezzi a quelli praticati dalle principali reti europee.

EUFEMI (UDC). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

EUFEMI (UDC). Signor Presidente, la prego di concedermi un minuto ulteriore perché vorrei precisare un aspetto: il sottosegretario Tononi ha fornito una risposta, per così dire, burocratica, un documento inviato dalle Ferrovie dello Stato. Credo, Presidente, che, se vogliamo ripristinare un corretto rapporto tra Parlamento e Governo, il Governo debba rispondere alle proprie responsabilità e non possa venire qui a riferirci che cosa gli trasmettono le Ferrovie dello Stato, cioè una risposta assolutamente burocratica, senza alcuna valutazione critica rispetto a quanto viene proposto. Questo è il primo punto se vogliamo riprendere un dialogo forte tra Governo e Parlamento.

Sono insoddisfatto, Presidente, per la risposta data perché sulle linee si registrano frequentissimi ritardi nelle fasce orarie dei pendolari che arrivano a venti minuti e che provocano quindi ai lavoratori ritardi sul posto di lavoro con conseguente rischio di licenziamento.

Questi ritardi sono dovuti a guasti del materiale e delle strutture fisse, in modo particolare dei passaggi a livello, al tranciamento dei cavi dell’elettrificazione. Notevoli problemi derivano anche dai quotidiani furti di rame effettuati dalle popolazioni nomadi soprattutto sulla linea Chivasso-Novara, dove perfino un finanziere è deceduto per contrastare detto fenomeno.

Sulla linea Aosta-Torino, a tutt’oggi a senso alternato e a tratti ancora dotata di strutture provvisorie e precarie, si registrano fortissimi disagi e ritardi che sono stati parzialmente affrontati da Trenitalia con la soppressione della fermata di tutti i convogli, eccetto due, nella stazione di Settimo Torinese che – si ricorda – annovera l’utilizzo della linea da parte di migliaia di passeggeri al giorno e costituisce un nodo ferroviario importante per il collegamento con l’Alto Canavese tramite una ferrovia in concessione. La tratta Chieri-Settimo, gestita dal Gruppo Torinese Trasporti SpA, annovera problematiche sulla tratta Chieri-Torino Lingotto e in tali stazioni i convogli della società concessionaria devono concedere precedenza ai treni della società Trenitalia. A causa di ciò nella percorrenza dei 18 chilometri che collegano Torino Lingotto-Settimo Torinese non infrequentemente si collezionano ritardi di oltre trenta minuti. Su tutti i treni si registrano sporcizia, mancanza d’acqua, di sapone e carta nei bagni; una carrozza su due resta chiusa a chiave; impianti di riscaldamento e condizionamento spesso non funzionanti; carenza di illuminazione; totale mancanza di controllo da parte del personale di bordo; porte non funzionanti nelle ore di punta o sovraffollamento.

Problematiche poi si registrano ancora nelle stazioni a causa di eventi atmosferici. Le stazioni di Torino-Porta Susa e Settimo Torinese sono vere e proprie piscine d’acqua dove l’acqua gronda lungo le pareti degli impianti elettrici e sempre a Settimo da circa un anno una delle porte della biglietteria è chiusa. Questi sono i problemi dei pendolari di tutti giorni. Allora voglio dire al Sottosegretario quanto segue. Nonostante un intervento portato avanti negli ultimi anni di riduzione del personale quasi in misura del 50 per cento il bilancio delle Ferrovie presenta ancora perdite così clamorose.

Chiedo se non sia il caso forse di guardare all’area dello spreco e di non essere indulgenti nei confronti di situazioni che devono trovare invece soluzioni forti. Presidente, vorrei leggere brevemente una lettera che ha scritto un lettore de “la Stampa” sul problema dei treni: «A Oulx scende dall’Intercity proveniente da Parigi un nutrito gruppo di ragazzi di età di media superiore evidentemente reduce da una vacanza in Francia. Salgo nello stesso vagone dove ho il posto prenotato per Torino e mi trovo nelle più squallide sporcizie: carte unte, fazzoletti sporchi, vasetti vuoti di yogurt e gelati, macchie ovunque. Sono persino schifata al pensiero di sedermi al posto assegnato. La mia domanda è questa: questi prossimi maturandi con abiti firmati, dotati di tutte le moderne tecnologie a partire dai cellulari all’ultimo grido per caso sono anche forniti di genitori preposti alla loro educazione oppure le regole del vivere civile sono diventate un optional?» Ecco questo richiede un rispetto della cosa pubblica ma soprattutto un controllo severo rispetto a chi non determina un servizio all’altezza di quanto è pagato dagli utenti, dagli utenti cittadini.

Per queste ragioni, Presidente, sono insoddisfatto. Credo che molta strada debba essere compiuta se vogliamo realizzare il doppio obiettivo di bilanci sani e al tempo stesso un servizio efficiente e una cultura di rispetto della cosa pubblica che deve essere portata avanti con determinazione.

Atto n. 2-00109

Pubblicato il 23 gennaio 2007 Seduta n. 92

EUFEMI , BURANI PROCACCINI – Al Ministro dell’economia e delle finanze. –

Premesso che: la semestrale di Trenitalia si è chiusa con una perdita di 1.022 milioni di euro e a fine anno il buco di bilancio potrebbe arrivare a 1.707 milioni; Trenitalia S.p.A. risulta main sponsor “privato”, pur essendo la stessa società interamente pubblica, per l’anno 2006 della fondazione Romaeuropa, si chiede di sapere: quale sia l’ammontare della sovvenzione erogata nell’anno 2006 da Trenitalia alla fondazione Romaeuropa; se il Ministro in indirizzo ritenga tollerabile questo genere di aiuti da parte di una società pubblica in stato di gravissima perdita; se non ritenga opportuno assumere, per quanto di competenza, iniziative concrete ed urgenti al fine di evitare che società in perdita sovvenzionino surrettiziamente con la fiscalità generale manifestazioni che dovrebbero essere finanziate dai soci o dalle comunità locali; considerato, altresì, che il comma 1364 della legge 296/2006 (legge finanziaria per il 2007) dispone l’entrata in vigore dei commi 966, 967, 968 e 969 relativi al gruppo Ferrovie dello Stato, dalla data di pubblicazione della stessa legge finanziaria, si chiede di sapere: quando saranno disponibili i dati del bilancio consolidato del gruppo Ferrovie dello Stato; se non si ritenga conforme alla normativa vigente sulle società per azioni che il bilancio 2005 della holding gruppo Ferrovie dello Stato non sia, come risulta all’interrogante, ancora disponibile per gli organismi pubblici e privati istituzionalmente competenti.

Atto n. 3-00436

Pubblicato il 27 febbraio 2007 Seduta n. 115

EUFEMI, BURANI e PROCACCINI – Al Ministro dell’economia e delle finanze. –

Premesso che: l’inchiesta condotta da “Torino Cronaca” del 23 febbraio 2007 ha rivelato che circa 20.000 pendolari della provincia di Torino per raggiungere scuole e posti di lavoro sono costretti ad utilizzare treni obsoleti, sporchi, con inadeguata manutenzione e servizi igienici fatiscenti, sovraffolati nelle ore di punta; le disfunzioni dei treni locali sono aggravate dai continui ritardi provocati dalle lunghe soste compiute nelle stazioni per permettere, come nel caso dei convogli regionali per Milano, ai treni ad alta velocità di arrivare puntuali; il prezzo dei biglietti è sensibilmente aumentato, si chiede di sapere quali iniziative si intendano assumere per ripristinare un servizio più decente e puntuale, in grado di offrire risposte effettive ai gravi e ingiustificabili disagi sopportati dal “popolo” dei pendolari della provincia di Torino.

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