Le illusioni elettorali 

Le illusioni elettorali 

Non è tempo di illusioni, ma di programmi concreti

Prima illusione

L’idea che l’abolizione dell’IMU possa essere un elemento di programma elettorale appare stravagante e un pó avventata.

É una illusione; é un sogno che non si puó tradurre in realtà; non é praticabile nelle condizioni di finanza pubblica in cui versa il paese anche rispetto ai severi vincoli posti e imposti dal fiscal compact. Gli automatismi accettati non consentono di deragliare dal percorso impostato.

Diverso é avanzare una proposta nel segno della equità eliminando le distorsioni sulla prima casa che sconta le differenze dei valori catastali nelle città tra centro e periferie e nei territori tra aree di sviluppo e aree interne.

Seconda illusione

Immaginare che i modesti tagli definiti dalla giunta della regione Lazio per superare la crisi istituzionale della giunta Polverini possano servire a superare le difficoltà esplose sull’uso dei fondi pubblici é una pia illusione.

La giunta regionale é in crisi per deficit di progettualità, per la dimensione abnorme delle addizionali fiscali che scontano la incapacità di eliminare gli sprechi diffusi, di razionalizzare la spesa pubblica e quindi di affrontare la questione sanitaria rispetto al deficit funzionale.

Invece di piani che prevedono l’apertura degli ambulatori dei medici di base 24h su 24h, di cui non si comprendono i tempi e i costi della realizzazione, non sarebbe piú utile vantaggioso per la comunità, al fine di alleggerire la pressione sul pronto soccorso e sui conseguenti maggiori costi, perché non pensare di tener aperte le Asl come strumenti operativi di prima valutazione e di emergenza, destinandole ad un ruolo e funzione di prima emergenza sanitaria anziché a quello di presidio burocratico territoriale?.

Roma 18 settembre 2012.

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