Ricordo di Don Gianni Baget Bozzo
Con Don Gianni Baget Bozzo scompare non solo un sacerdote, un uomo di culto, ma una straordinaria intelligenza capace di “leggere” e interpretare le dinamiche politiche della società italiana. E le sue riflessioni avevano bisogno di essere letti dal grande pubblico. Dialogava con la società attraverso i suoi articoli.
Con la sua sapienza sapeva orientare i processi politici, guardando ad orizzonti lontani.
Ha assunto un ruolo straordinario nel formare la classe dirigente e nelle scelte strategiche del Paese finendo per assumere un ruolo di tale rilevanza secondo solo a quello di Don Luigi Sturzo nel primo novecento.
Lo ricordiamo con ammirazione non solo per la fermezza delle sue convinzioni, non solo nella vivacità e nella chiarezza dei suoi scritti, non solo nelle tanti occasioni di incontro in seminari, convegni, momenti di elaborazione culturale, ma soprattutto a margine della sua solitudine romana quando lo si poteva incontrare in uno storico locale di Piazza Santi Apostoli, sempre aperto al confronto, al dialogo, senza mai debordare dalle sue convinzioni, dalle sue “certezze” che lo portavano a tracciare una linea politica cristallina che non ammetteva incertezze.
Roma, 8 maggio 2009