Intervento su finanziaria in 6ª Commissione permanente FINANZE E TESORO

Intervento su finanziaria in 6ª Commissione permanente FINANZE E TESORO

Presidenza del Presidente BENVENUTO

Intervengono i sottosegretari di Stato per l’economia e le finanze Grandi e Lettieri.

La seduta inizia alle ore 10,10.

IN SEDE CONSULTIVA

(1818) Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2008 e bilancio pluriennale per il triennio 2008-2010 – (Tab. 1) Stato di previsione dell’entrata per l’anno finanziario 2008 (limitatamente alle parti di competenza) – (Tab. 2) Stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno finanziario 2008 (limitatamente alle parti di competenza) (1817) Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008) (1819) Conversione in legge del decreto-legge 1° ottobre 2007, n. 159, recante interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l’equità sociale (Rapporti alla 5a Commissione per i disegni di legge nn. 1818 e 1817. Parere alla 5a Commissione per il disegno di legge n. 1819. Seguito e conclusione dell’esame congiunto dei disegni di legge nn. 1818 e 1817: rapporto favorevole con osservazioni sulla Tabella 1, per quanto di competenza, e le parti corrispondenti del disegno di legge finanziaria; rapporto favorevole con osservazione sulla Tabella 2, per quanto di competenza, e le parti corrispondenti del disegno di legge finanziaria. Disgiunzione e conclusione del seguito dell’esame del disegno di legge n. 1819: parere favorevole con osservazioni)

Pur avendo apprezzato l’esposizione del vice ministro Visco, intervenuto in sede di replica per il Governo, il senatore EUFEMI (UDC) giudica elusive alcune osservazioni da lui formulate su questioni particolarmente delicate. Tra queste, annette particolare importanza al problema della detrazione d’imposta per gli interessi passivi dei mutui immobiliari e alla proposta di rendere permanente la previsione della possibilità di destinare una quota del 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche alle attività di volontariato e di utilità sociale. Ritiene inoltre che anche il quadro informativo presentato in merito alla riduzione degli stanziamenti per la Guardia di finanza e al progetto di riorganizzazione dell’AAMS sia stato impreciso e lacunoso. Pur esprimendo condivisione per la valutazione favorevole della relatrice sulla previsione del bonus per gli incapienti, sottolinea l’esigenza di rendere più efficaci tali misure, con un approccio più completo che tenga conto anche di altri fattori, oltre al reddito, come per esempio il numero dei figli: a sostegno della propria tesi richiama i contenuti delle osservazioni rassegnate dai rappresentanti dell’ISTAT in sede di audizione dinanzi alle Commissioni bilancio della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, nella prospettiva di prevedere interventi mirati e selettivi in favore dei redditi familiari. Valutata positivamente la semplificazione in materia di ICI, suggerisce, in merito al finanziamento del programma per il 150° anniversario dell’unità d’Italia, di considerare una più razionale allocazione delle risorse disponibili. Condivide l’obiettivo di prevedere misure fiscali di favore per i mutui immobiliari, ritenendo tuttavia più incisiva una duplice misura relativa sia alla percentuale di detrazione sia alla rivalutazione del limite di detraibilità. Per quanto riguarda la detrazione d’imposta da fruire in sede di versamento dell’ICI sulla cosiddetta prima casa, commenta criticamente la scelta di aver subordinato la spettanza del beneficio alla presenza di un limite di reddito. Ritiene infatti preferibile, al fine di conferire maggiore efficacia all’intervento, un approccio più ampio, che tenga conto delle caratteristiche economiche del territorio e della classificazione catastale dell’immobile. Ritiene infine di aver motivato il voto contrario della propria parte politica al parere proposto dalla relatrice e conclude ribadendo che le misure di sostegno previste per gli incapienti e per gli inquilini di età compresa tra i venti e i trenta anni sono inefficaci e occasionali.

Il senatore EUFEMI (UDC) preannuncia il voto contrario della propria parte politica e illustra analiticamente uno schema di rapporto contrario (pubblicato in allegato al resoconto dell’odierna seduta), soffermandosi sulla crescita della pressione fiscale, sui negativi effetti finanziari della manovra complessiva, sul mancato controllo della dinamica della spesa e sulla necessità di ridurre il carico impositivo sui redditi di lavoro dipendente e d’impresa.

A giudizio del senatore EUFEMI (UDC) le osservazioni avanzate dal senatore Paolo Rossi colgono opportunamente un aspetto problematico della legge finanziaria, ma avrebbe preferito una maggiore attenzione anche su altri aspetti di competenza riferiti alla Tabella 2. In relazione alla materia dei Confidi, tra l’altro, registra ancora una volta una sottovalutazione degli orientamenti emersi in Parlamento, ricordando come su tale materia, anche in passato, le aspettative delle piccole e medie imprese siano state disattese. Si ripropone quindi, come è accaduto già con la vicenda degli idonei dei concorsi svolti dall’Agenzia delle Entrate, una questione relativa alla lesione delle prerogative parlamentari. Analogamente, svolge considerazioni critiche rilevando l’assenza di una osservazione concernente gli stanziamenti riferiti alle spese di funzionamento della Guardia di Finanza e ribadisce la richiesta della propria parte politica a poter disporre quanto prima della relazione governativa circa i risultati in termini di extragettito della lotta all’evasione fiscale, essendo già decorso il termine previsto dalla legge finanziaria dell’anno scorso. Per i motivi accennati preannuncia il voto contrario della propria parte politica sulla proposta di rapporto favorevole illustrata dal senatore Paolo Rossi.

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