Intervento in VI Commissione (Finanze e Tesoro) sui precari della Pubblica Amministrazione
EUFEMI (Udc). Signor Presidente, sono non solo insoddisfatto, ma indignato per la risposta fornita, e desidero rimarcare la gravità di quanto riferito dal Sottosegretario. Innanzitutto, le interrogazioni presentate sono rivolte al Ministro dell’economia e delle finanze e pertanto il Governo deve fornire valutazioni autonome, pur in presenza degli elementi di tipo tecnico espressi dall’Agenzia delle entrate. Il dottor Romano, direttore dell’Agenzia, non è stato eletto: è stato nominato dal Governo.
Viviamo quindi in una situazione anomala, in cui le agenzie fiscali sono un ibrido: si nascondono dietro una presunta autonomia, ma sono naturalmente il braccio esecutivo del Governo, in quanto rispondono dell’attuazione degli indirizzi formulati dal responsabile politico. Mi sarei aspettato una chiara valutazione da parte del Governo in merito al problema sollevato dalle interrogazioni in titolo, soprattutto in considerazione di quanto previsto dalla legge finanziaria per il 2007, la quale, al comma 530 dell’articolo 1, fa espressamente riferimento alla possibilità di utilizzare graduatorie formate a seguito di procedure selettive già espletate, proprio per combattere il fenomeno dell’evasione fiscale, un caposaldo, come è stato ripetutamente affermato, della politica dell’attuale Esecutivo. Non è vero che non abbiamo gli strumenti. Stiamo esaminando l’Atto di indirizzo concernente gli sviluppi della politica fiscale, le linee generali e gli obiettivi della gestione tributaria, le grandezze finanziarie e le altre condizioni nelle quali si sviluppa l’attività delle agenzie fiscali, per gli anni 2007-2009.
Ebbene, se va combattuta l’evasione fiscale, come viene rivendicato nel programma di Governo, la relativa azione di contrasto si può portare avanti con gli strumenti che sono i meno costosi e anche i più rapidi, mentre indire un nuovo concorso significa spendere soldi e allungare i tempi. Tutto questo, poi, è aggravato dal fatto che ci sono delle Regioni, come la Lombardia, che lamentano un ampio deficit di personale, con conseguenti gravi disfunzioni. Voglio aggiungere anche un’altra riflessione che mi auguro il Sottosegretario riporti al vice ministro Visco, perché – ribadisco – noi abbiamo rapporti di interlocuzione con il Governo, non con il direttore dell’Agenzia delle entrate.
Non si tiene conto che la maggior parte dei neolaureati ha conseguito la laurea dopo un corso triennale, mentre la maggior parte degli idonei al concorso indetto nel 2005, a cui verrebbe preclusa la possibilità di entrare nell’Amministrazione, ha conseguito la laurea secondo il vecchio ordinamento universitario. Quindi si crea anche una discrasia tra quelli che si sono laureati in un modo e quelli che si sono laureati in un altro. A tutto ciò si aggiunge lo stato di agitazione proclamato dalle organizzazioni sindacali, che hanno chiesto un incontro urgente in riferimento alla pubblicazione del bando per una nuova selezione. Si stanno determinando violazioni contrattuali per la mancata informazione preventiva e la mancata concertazione su rilevanti atti gestionali aventi ricadute sul personale e sull’organizzazione. Si configura un gravissimo atto unilaterale, rispetto al quale si prospetta addirittura l’immediata rottura delle relazioni sindacali, a partire dal confronto di domani.
Di fronte a questa situazione, mi auguro che lei, sottosegretario Lettieri, si faccia carico di richiamare il Vice ministro alle sue responsabilità, di rispetto del Parlamento e di conoscenza di quanto sta accadendo. L’Agenzia delle entrate non può nascondersi dietro una presunta autonomia, che peraltro noi disconosciamo, perché le agenzie fiscali non sono società per azioni, soggetti privati, e i loro dirigenti di vertice, che sono di nomina politica, debbono rispondere dell’attuazione degli indirizzi formulati dal responsabile politico.
In conclusione, ribadisco la mia insoddisfazione. Preannuncio che assumerò in questa Commissione, naturalmente insieme ai colleghi che lo vorranno, tutte le iniziative necessarie affinché si dia corso allo scorrimento delle graduatorie, pur nei limiti previsti dalla legge finanziaria e dalle normative vigenti.