Sky, Iva e …Nutella

Sky, Iva e …Nutella

La reazione sull’allineamento dell’IVA al 20 per cento per le pay tv appare ingiustificato. Non è stato toccato né il latte né il pane né la carne –  e neppure la Nutella come tentò di fare il governo Prodi – solo per citare alcuni beni prioritari in tempo di crisi economica, ma un prodotto di consumo voluttuario come possono essere appunto le partite del campionato di calcio oppure la disponibilità di film sette giorni su sette. Non abbiamo sentito voci indignate per l’alto tasso di spot prima durante e dopo le partite di calcio. Se si tratta di pay tv in abbonamento perché tutte quelle inserzioni fino ai messaggi dentro lo schermo e perfino durante le partite?

Non viene forse alterato il programma e lo spettacolo?

Perché non si è insorti quando le politiche di Sky attraverso la sostituzione dei decoder portarono alla rottamazione dei decoder Stream  e quindi ad un pluralismo di piattaforme?

Forse una riflessione su queste vicende  andrebbe fatta insieme alla sensibilità di certa sinistra rispetto a rapporti privilegiati   con  il magnate australiano.

Roma, 2 dicembre 2008 

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