Intervento all’incontro con la confartigianato di Torino del 29 giugno 2004
Innanzitutto Vi ringrazio per avermi invitato a questa vostra manifestazione, anche perché mi offre l’occasione di esprimere a Confartigianato l’apprezzamento per l’azione puntuale che svolge verso i Parlamentari e mirata a sensibilizzarli nei confronti delle legittime istanze dell’artigianato e della piccola impresa.
Mi piace sottolineare che tale azione viene svolta con particolare preparazione, competenza e garbo, per cui Confartigianato si rivela come punto di riferimento qualificato per ogni iniziativa legislativa che riguardi le problematiche del vostro settore.
Personalmente, poiché convinto che artigianato e piccola impresa sono elementi essenziali per lo sviluppo socio-economico del nostro Paese, rimango particolarmente sensibile alle vostre problematiche. Il vostro presidente, Luciano Petracchi, non manca mai di farmi pervenire l’apprezzamento di Confartigianato e suo personale per ogni mio intervento; circostanza questa che evidenzia anche l’attenzione con cui egli segue l’attività parlamentare.
Il vostro è un settore che presenta particolari caratteristiche, per cui oltre ad interventi che riguardano temi di respiro generale, spesso necessita di provvedimenti legislativi rivolti a specifiche categorie. Infatti, ho promosso – insieme ad altri colleghi – due iniziative legislative mirate a meglio regolare le attività grafiche e fotografiche e di barbiere e parrucchiere per uomo e donna.
Inserire riferimenti su attività svolta
Siamo oramai alla vigilia della presentazione della legge finanziaria 2003, che il Governovuole sia di rigore e di sviluppo. Mi auguro che i Parlamentari e le forze politiche, che considerano l’Artigianato elemento da promuovere e tutelare, sappiano impegnarsi perché in essa trovino adeguata risposta alcune tematiche particolarmente sentite dal settore, quali: l’avvio del processo di riduzione della pressione fiscale, la riforma del mercato del lavoro, il rilancio dei programmi e delle misure necessari alle aree più deboli del Paese, il piano delle grandi infrastrutture e dei trasporti, i provvedimenti per la semplificazione e l’efficienza dellamacchina pubblica.
MEMORIA
– Proposte di legge presentate:
N. 777 – Legge quadro in materia di svolgimento professionale delle attività grafiche e fotografiche
“ 778 – Modifiche e integrazioni alla Legge 23.12.1970, n. 1142, concernente la disciplina delle attività di barbiere e parrucchiere per uomo e donna
“ 974 – Riconoscimento della qualifica di imprenditore artigiano con effetto retroattivo e conseguente annullamento della posizione assicurativa del titolare e dei soci dell’impresa reinquadrata.
Trasformazione dei contributi IVS-Artigiani obbligatori annullati in contributi IVS-Artigiani volontari
“ 1207 – Disciplina delle cooperative e dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi
– Attività svolte in Aula e Commissioni:
- “Primi interventi per il rilancio dell’economia” (Decreto 100 giorni)
Gli emendamenti presentati hanno consentito una maggiore fruibilità della legge Tremonti per le piccole e medie imprese; l’alleggerimento del carico fiscale alle imprese che reinvestono; la semplificazione degli adempimenti burocratici.
- “Conversione in legge del Decreto legge 28.12.2001, n. 452 recante disposizioni urgenti in materia di accise, di gasolio per autotrazione, di smaltimento di oli usati, di giochi e scommesse, nonché sui rimborsi IVA.
Gli emendamenti presentati hanno consentito: rimuovere il vincolo che impone alle imprese dell’autotrasporto di recuperare il credito d’imposta relativo ad accise e carbon tax.
- “In materia di immigrazione”:un’apposita proposta di legge e gli emendamenti presentati hanno consentito: l’intervento sui motivi che sono a monte di flussi migratori e al tempo stesso contemperare le esigenze di ordine pubblico e di civile convivenza con i fabbisogni di mano d’opera delle aziende; introdurre la fattispecie del reato di esercizio abusivo d’impresa in violazione delle norme a tutela dei minori; mantenere la figura dello sponsor.
- “In materia di semplificazione”: gli emendamenti hanno consentito di salvaguardare il coinvolgimento e la partecipazione delle organizzazioni rappresentative delle imprese nelle fasi di consultazione e di proposta mirate ai processi di regolazione e di semplificazione; definire misure semplificative e riconoscere la formazione del lavoratore già conseguita in precedenti attività lavorative nell’ambito dei principi di riassetto normativo in materia di prevenzione, sicurezza e tutela dei lavoratori.
- “Azione svolta in favore degli autoriparatori”, volta ad evitare l’introduzione degli albi di fiducia delle compagnie assicuratrici.
- “Misure per favorire l’iniziativa privata e lo sviluppo della concorrenza”: gli emendamenti presentati mirano a modificare l’aliquota IVA per le prestazioni di servizi di autoriparazione.
- “Delega al Governo per la riforma fiscale”: due emendamenti hanno consentito: a) l’introduzione di una deroga all’applicazione della cosiddetta “Thin capitalisation” (sottocapitalizzazione). Tale deroga, muovendo dal riconoscimento delle peculiarità della piccola impresa dove il lavoro ha prevalenza sul capitale, prevede che la sottocapitalizzazione potrà non essere applicata alle imprese soggette agli studi di settore (sino ad un volume di affari di 10 miliardi di vecchie lire). Al tempo stesso la deducibilità degli interessi passivi viene limitata alle somme prestate dai soci e a quelle dagli stessi garantite;
b) le s.r.l. artigiane, cui si applicano gli studi di settore, potranno optare per la tassazione prevista per le società di persone che potrebbe risultare nettamente più favorevole.
Aggiungere la norma relativa alle sostituzioni dell’impresa familiare artigiana con mio intervento in Legge Finanziaria 2004, che venivada una sollecitazione svolta nel corso di un incontro a Torino.
Abbiamo anche guardato al futuro e, nella riforma costituzionale è stato meglio definito il ruolo degli enti di autonomia funzionale come università e camere di commercio per i rilessi che queste hanno sull’artigianato.
Aumentata la dotazione finanziaria del fondo artigiancassa.
Siamo anche intervenuti guardando al futuro, con una incisiva azione sulla Riforma Costituzionale e, la nuova formulazione dell’art. 118 va in questa direzione. Gli enti di autonomia funzionale e dunque le Camere di Commercio sono chiamate ad esercitare in regime di autonomia funzioni importanti per le comunità parziali che ne costituiscono il substrato sociale.
Ci siamo mossi in continuità con la legge 131/2003 di attuazione del titolo V garantendo gli enti di autonomia funzionale rispetto al conferimento di nuove funzioni e compiti nell’ambito della nuova politica di decentramento poiché le Camere di Commercio di cui gli artigiani fanno parte rappresentano un fenomeno di frontiera tra sussidiarietà verticale e orizzontale.
Il principio del riconoscimento e della garanzia dell’autonomia funzionale è un importante successo.