I 58 miliardi del ricalcolo delle pensioni.

I 58 miliardi del ricalcolo delle pensioni.

Ieri Matteo Richetti, portavoce del PD renziano era tronfo di gloria per il primo successo sui vitalizi parlamentari. Richetti potrá essere considerato nella storia politica e parlamentare come colui che è stato il cavallo di Troia per i prossimi interventi sulle pensioni degli italiani. Quando si scardinano principi di civiltá giuridica è difficile porre ripari.


In ballo non ci sono infatti i 78 milioni di risparmi sui vitalizi dei parlamentari ma i 58 Miliardi di risparmi che possono derivare dal ricalcolo di tutte le pensioni in essere con il metodo contributivo rispetto al retributivo in rapporto ai 218 miliardi di spesa pensionistica.
È questa la vera posta in gioco.! È la filiera che parte dalla Fornero, arriva a Boeri attraverso Richetti e Renzi,  con Salvini che sale sul carro senza comprendere  la complessità del gioco.


La dimensione dell’intervento è la metà della prossima legge di bilancio che il PD non vuole fare senza elezioni anticipate. Il ricatto nel ricatto.
Ciò detto voglio ricordare alcune cose rispetto alla storia parlamentare del Paese. Il vitalizio è stato uno strumento di libertá per i parlamentari nell’esercizio del loro voto. Così è stato in occasione di scioglimenti anticipati delle legislature laddove si metteva in gioco tutto per difendere una posizione politica, anche interessi personali.


È stato uno strumento di garanzia di libertá che la Dc ha favorito verso le opposizioni in particolare del PCI e dei radicali che avevano così dirigenti per svolgere politica attiva sul territorio.
I parlamentari non erano nominati, ma eletti e dicevano sobbarcarsi costose campagne elettorali per il contatto diretto con gli elettori con risultati incerti.
Marco Pannella, leader radicale, lontano dalla mia visione, ma autentico leone politico, doveva inventare candidati come Ilona Staller per potere conquistare voti e raggiungere il quorum che serviva per avere una pattuglia di parlamentari per le sue battaglie sui diritti civili.


Questa è stata la democrazia, che si vuole cancellare.


Potrei aggiungere la vicenda di tanti parlamentari colti da malore in corso di drammatiche sedute notturne di Commissione o d’Aula per la passione con cui difendevano i loro principi o anche parlamentari, vittime di incidenti stradali per svolgere la loro funzione di rappresentanza ad ogni orario del giorno e della notte.
Uomini politici che non si risparmiavano e non si consideravano impiegati dello Stato ma legislatori!

Oggi dietro dietro il falso mito della equitá si tenta di stravolgere l’ordinamento, cosa che perfino la Corte Costituzionale portoghese ha coraggiosamente impedito.

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